Mesi di gogna mediatica e accuse che in fase dibattimentale durata 7 anni non hanno retto. Il danno ricevuto in questi anni di processo è incalcolabile
CIVITAVECCHIA – Il Tribunale di Roma con sentenza emessa dal giudice Alessandro Arturi ha assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto“ Vincenzo De Francesco dall’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso Roberto e Sabrina Piroli.
La vicenda è datata nel tempo anche se, in quel lontano 2017, fu al centro di una vera e propria turbolenza mediatica.
Enzo De Francesco era stato chiamato a rispondere dal curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Civitavecchia che aveva accertato un danno patrimoniale di circa 8milioni di euro contro quelli realmente certificati in fase dibattimentale di soli 40mila.
Proprio il dibattimento non ha consentito di accertare il passivo erariale quantificato nel cappo di imputazione del De Francesco anche perché il periodo in cui ha ricoperto la carica amministrativa è risultato essere decisamente esiguo e non tale da poter cagionare simile danno.
Inoltre, sempre il curatore, durante la fase dibattimentale ha precisato che il dissesto è intervenuto nel 2013 ed il fallimento dichiarato a distanza di altri quattro anni, elementi che complessivamente considerati non consentono di ritenere l’eventuale omissione commessa da De Francesco (peraltro non provata) casualmente collegata al successivo stato di dissesto.
Per questi motivi il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione con formula piena per De Francesco per non aver commesso il fatto e il giudice l’ha accolta prosciogliendo lo stesso da ogni accusa.