I carabinieri stanno eseguendo ordinanze di misura cautelare nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti
VELLETRI – Dal carcere ordinavano droga tramite i cellulari che veniva pagata dai familiari con ricariche su carte prepagate. Per questo, questa mattina i carabinieri hanno arrestato 33 persone, di cui alcune già detenute in carcere. A quanto accertato la droga, sia cocaina che hashish, veniva nascosta in pacchi destinati ai detenuti, inviati tramite spedizionieri e una volta all’interno della struttura ceduta anche a terzi. Gli ordini venivano pagati con ricariche su carte prepagate da parte di figli, mogli, fidanzate, fratelli, nonni, zii e amici dei detenuti. Cocaina e hashish, per entrare in carcere, venivano nascoste negli affettati confezionati sottovuoto e beni di prima necessità all’interno di pacchi destinati ai detenuti, come gli shampoo o i bagni schiuma. Pacchi inviati tramite familiari o amici dei detenuti per una compravendita che hapermesso di generare un flusso di denaro da 80 mila euro in sei mesi.
Le accuse
Dalle prime luci dell’alba, su delega della Procura di Velletri, i carabinieri stanno eseguendo nelle province di Roma, Viterbo, Frosinone, Rieti, Latina e Chieti, un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti delle 33 persone, per lo più di italiane (di cui cinque donne). Di questi, 11 sono destinatari di custodia cautelare in carcere e 22 ai domiciliari. Sono accusati, a vario titolo, di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, estorsione e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.