PERUGIA – “Le Pubbliche amministrazioni, ad iniziare dalla Regione Umbria, escludano dalle gare il Cns (Consorzio Nazionale Servizi, socio Legacoop) e gli altri soggetti coinvolti nel ‘famigerato’ cartello per la pulizia delle scuole, per un controvalore complessivo miliardario, che sarebbe già stato sanzionato dal Consiglio di Stato secondo quanto riportato da notizie di cronaca”. Lo chiede Andrea Liberati, capogruppo M5S al consiglio regionale dell’Umbria.
Il consigliere regionale penta stellato evidenzia che “conformemente al Codice degli Appalti ogni ente e stazione appaltante deve esercitare immediatamente i poteri di autotutela, escludendo d’ufficio tali soggetti, restituendo legalità e dignità alla P.A., ripristinando la piena e sana concorrenza tra aziende, ricostruendo le libertà economiche in una regione più che asfittica. Basta furbizie e accordi sottobanco, basta ‘falce & carrello’, basta megacoop dalla culla alla bara, basta con un regime fiscale di favore spesso utilizzato per altri fini. Catiuscia Marini faccia rispettare la legge e provveda con urgenza a una ricognizione della (larga) presenza del Cns in Umbria, chiarendo come siano stati assegnati loro gli appalti sin qui, il controvalore economico in gioco, la durata degli stessi, gli eventuali subappalti attivati. Poi, in autotutela, provveda conseguentemente; inoltre, segnali senza indugi alle altre amministrazioni dello Stato episodi e presenze, se si fosse dinanzi a competenze non di stretta competenza regionale”.
Liberati conclude rimarcando che “la gloriosa storia della cooperazione merita di essere onorata soltanto da chi è davvero rimasto dentro lo schema socio-mutualistico. Tutti gli altri, divenuti veri e propri colossi, si sottopongano alle regole tributarie generali aziendali, evitando il dumping fiscale esistente. Infine, per i protagonisti di condotte illecite, siano applicate le severe regole previste dal Codice degli Appalti: Catiuscia Marini faccia dunque il suo dovere di pubblico ufficiale e imponga il rispetto della legge, dalle note casette post-sisma alle altre mega-gare gestite dal CNS, in Umbria e non solo”.