Tra Porta Romana e Porta della Verità via alberi e prato “per preservare le mura”. A piazzale Gramsci invece tornano per “valorizzare la nostra storia secolare”
VITERBO – Ancora una volta, in seguito a un recente post della prima cittadina Chiara Frontini, si torna a parlare della passeggiata intorno alle mura storiche. Un argomento ampiamente dibattuto e che ora torna in voga per via dei lavori in essere tra la Camera di Commercio e piazzale Gramsci, dove la giunta pare finalmente essere riuscita a preservare non solo il prato, ma anche a prevedere l’arrivo di ulteriori alberi e piante.
La domanda che tuttavia sta attanagliando molti cittadini è la seguente: “Perché non si poteva fare così anche tra Porta Romana e Porta della Verità?”. Su quest’ultimo percorso, infatti, l’amministrazione ha optato per una “gettata di cemento” (in realtà peperino, ndr) che ha definitivamente azzerato il poco verde e gli alberi che lì erano presenti. Un’area che, a oggi, è perennemente sotto il sole e che con l’arrivo dell’estate diverrà difficilmente percorribile dai pedoni, a meno di non essere pronti a una traversata nel deserto.
Su viale Raniero Capocci, tra Camera di Commercio e Porta Fiorentina, invece, cambia tutto. “Ecco come si stanno trasformando le mura di Viterbo. La città sta cambiando volto, finalmente ci muoviamo, e questo è ciò che sarà lo spazio compreso tra la Camera di Commercio e Piazzale Gramsci. La passeggiata intorno alle mura è un progetto all’insegna della bellezza, della valorizzazione della nostra storia secolare, della funzionalità per i cittadini e della sostenibilità”. Queste le parole di Chiara Frontini, corredate di interessanti immagini in computer grafica che mostrano il design del progetto una volta ultimato e che vedrà l’arrivo di piante, alberi e una generale riqualifica dell’area.
Qualcosa di totalmente differente rispetto all’altra area sopraccitata. Un dettaglio che non ha mancato di risvegliare le polemiche cittadine. Perché questa mancanza totale di coerenza? Perché da una parte togliere il verde già esistente “per preservare le mura” e dall’altra parte mantenerlo per “valorizzare la nostra storia secolare”?