L’altro candidato del Partito democratico, sapendo di non reggere il confronto, non si è presentato anche se per molti sarebbe stata l’occasione almeno per conoscerne la voce
TARQUINIA – «Doveva essere un confronto alla pari ma per colpe non mie è diventata un’intervista singola. Nonostante l’assenza dell’altro candidato sindaco è stato comunque un momento interessante in cui sono state approfondite molte tematiche relative alla nostra città».
Così Alessandro Giulivi ha commentato l’intervista di ieri organizzata dal quotidiano Corriere di Viterbo che aveva invitato i due candidati sindaco ad un confronto in vista del voto per il ballottaggio previsto per domenica e lunedì. Ma il candidato del centrosinistra Francesco Sposetti ha declinato l’invito.
«Grazie al Corriere di Viterbo che ha confermato l’appuntamento nonostante l’assenza di Francesco Sposetti – afferma il candidato sindaco Giulivi – E grazie al caposervizio Evandro Ceccarelli e al giornalista Fabrizio Ercolani che non mi hanno fatto sconti con domande stimolanti e non studiate a tavolino. Dispiace per il mancato confronto che avrebbe reso ancor più interessante e articolato l’incontro. Evidentemente Sposetti, l’uomo del dialogo, non la pensava allo stesso modo».
IL BILANCIO DI CINQUE ANNI Giulivi si prepara al giudizio dei cittadini e per l’occasione stila un bilancio dei cinque anni di amministrazione.
«Cinque anni sembrano tanti ma sono passati in fretta – dice il candidato del centrodestra Giulivi – Abbiamo lavorato con impegno e dedizione, con un unico obiettivo: trasformare la nostra Tarquinia da paese a città, sulla scia di una “rivoluzione urbana” che ha guidato le nostre scelte per tutto il corso del mandato».
«Sono stati anni difficili – scandisce – ed è inutile negarlo. L’impatto del Covid-19 è stato devastante sia per la salute sia per l’economia ma grazie alla nostra resilienza siamo riusciti ad andare avanti diventando, per certi versi, anche un esempio di gestione dell’emergenza sanitaria sia a livello regionale che nazionale.
Abbiamo reagito, ci siamo rialzati e giorno dopo giorno abbiamo iniziato a costruire una Tarquinia migliore a misura di cittadino e di turista. Abbiamo affrontato una “guerra” a difesa dell’ambiente, con l’amministrazione in prima linea a combattere un grandissimo numero di battaglie legali portate avanti con successo a tutela del nostro territorio. Senza tralasciare, poi, l’opera costante di miglioramento della città: un processo ancora lungo, ma avviato con successo e che ha portato alla realizzazione di una serie di progetti fondamentali per la nostra comunità».
«L’elenco – aggiunge Giulivi che trova ampio spazio all’interno del nostro programma elettorale ma soprattutto nella Relazione di fine mandato, è lungo e ci riempie d’orgoglio. Molte opere sono già ultimate e alcune in corso di lavorazione: dalla riqualificazione del “Bucone”, trasformata in Arena a disposizione di associazioni sportive e culturali, alla realizzazione di parchi gioco e aree fitness accessibili a tutti; dall’ex Mattatoio ed ex Cartiera, che diventeranno importanti strutture polifunzionali, al lungomare e al lido, finalmente riorganizzati e valorizzati dopo decenni; dallo stabilimento ex Cale, pronto per essere trasformato in una struttura balneare inclusiva, alla messa in sicurezza della rupe castellana».
Ed ancora: «’ambizioso ma concreto progetto del polo energetico comunale che, a costo zero, permetterà l’autosufficienza energetica per gli impianti pubblici e la possibilità di agevolare le famiglie in difficoltà economica; l’acquisizione di Campo Cialdi, un pezzo di storia cittadina che torna nelle disponibilità della collettività; la riapertura del cinema Etrusco, possibile grazie alla lungimiranza di questa amministrazione che ha comperato l’immobile e lo ha messo a disposizione del gestore, vincitore della gara di appalto, ad un prezzo calmierato. Quelle appena ricordate sono solamente alcune opere di un lavoro lungo, impegnativo ma estremamente soddisfacente».
OBIETTIVO PRIMARIO: PORTARE A TERMINE I PROGETTI «Molti giornalisti, nelle varie interviste rilasciate in questi giorni, mi hanno chiesto quali siano le urgenze da affrontare o il programma dei 100 giorni in caso di una mia riconferma. La mia risposta è sempre stata chiara: l’unico obiettivo è quello di proseguire le opere da concludere, iniziate grazie alla capacità dell’Amministrazione di intercettare fondi PNRR e che hanno permesso di finanziare idee di sviluppo e riqualificazione importanti, attraverso un’azione organica e funzionale».
LA LISTA DELLE PRIORITA’ «Ma se dovessi stilare una lista da presentare alla cittadinanza, un estratto del programma amministrativo proposto agli elettori, potrei evidenziare alcuni punti:
1. OSPEDALE – APERTURA DEI REPARTI CHIUSI DA ZINGARETTI: «Grazie ai 17 milioni d’euro già stanziati ed alla sinergia con Governo e Regione Lazio, lavorare per riportare in essere i reparti di eccellenza ad oggi chiusi».
2. RIMODULAZIONE ZTL: «Calibrare l’attuale programma cercando di adattarlo alle varie esigenze della collettività.
3. PORTO TURISTICO – CALA DEGLI ETRUSCHI: «Nei prossimi 5 anni lavorare affinché venga posata la prima pietra dell’opera più importante ed imponente del litorale nord del Lazio per le imbarcazioni da diporto».
4. BORGO DELLE SALINE: «Portare a termine entro il 2025 il dialogo con l’Agenzia del Demanio per entrare in possesso della proprietà dell’intero sedime adiacente l’oasi naturale e dare vita al POLO UNIVERSITARIO E DI RICERCA di cui il territorio ha un bisogno impellente, oltre alla riqualificazione in chiave eco-turistica del Borgo».
5. AEROPORTO “AMERICO SOSTEGNI”: «A seguito delle recenti dichiarazioni di Enac, operare affinché nel breve termine si possa realizzare un’opportunità per il volo turistico e creare il centro di volo e di addestramento più grande d’Italia riservato ai droni».
6. SPORTELLO DEL CITTADINO: «Istituire un ufficio permanente all’interno del palazzo comunale che possa raccogliere tutte le problematiche ed istanze dei cittadini».
7. PROGETTO “TUSCIA SALVA DONNE”: «Insieme ad associazioni con finalità specifiche, concretizzare entro la fine del 2024 la nascita di un centro antiviolenza di genere, con la realizzazione di una casa rifugio per donne maltrattate. Una cosa mi è sempre stata chiara, fin dal primo giorno del mio primo mandato e anche in quello che sta per concludersi: un sindaco deve avere un obiettivo certo, una bussola da seguire, una strada da percorrere senza giochi di potere e senza condizionamenti esterni. In poche parole, deve lavorare solo per il bene del proprio Comune. A qualcuno può piacere, ad altri no, ma il mio impegno per far crescere Tarquinia è stato massimo».
«Con lo sguardo rivolto al futuro – sottolinea Giulivi – va detto che un solo mandato è insufficiente per realizzare un programma ampio come il nostro. E sarebbe un vero peccato interrompersi adesso, in un momento storico in cui la filiera di centrodestra coinvolge l’Europa, il governo, la Regione e la Provincia garantendo presenza costante, sostegno economico e aiuti concreti a livello organizzativo. Queste relazioni possono favorire il conseguimento dei finanziamenti necessari, la collaborazione a progetti di ampio respiro e, grazie a queste, possiamo far sentire la nostra voce nei tavoli decisionali che contano».
«Cinque anni fa la scelta dei cittadini è stata netta: le persone chiedevano a gran voce un sindaco capace di prendere decisioni serie e concrete per il futuro della città e con questo stesso spirito devono andare a votare anche nell’immediato ballottaggio che ci vede contrapposti al centrosinistra. Più che gli aspetti caratteriali, vanno votati i progetti e i fatti concreti. Non ho mai scelto cosa fare tra ciò che porta voti e ciò che non li porta; ho sempre messo al primo posto un’idea di città degna dei suoi tremila anni di storia»
L’APPELLO AGLI ELETTORI «Invito gli elettori a guardare ai risultati ottenuti e alle prospettive future, con la consapevolezza che il loro sostegno è fondamentale per realizzare una città di cui tutti possiamo essere orgogliosi».
IL CALCOLO DEI VOTI Giulivi si dice fiducioso del consenso dei cittadini, ai quali in questi ultimi giorni ha voluto mostrare il volto non solo dell’uomo del fare ma anche dell’uomo più impegnato anche a comunicare. Uno sforzo che sembra risvegliare il consenso. Del resto i numeri usciti dal primo turna raccontano di una partita ancora tuta da giocare. Lo spiega lo stesso Giulivi che dice: “I voti della sinistra diminuiranno notevolmente, mentre la nostra coalizione sta recuperando tutti i voti degli elettori di centrodestra che al primo turno si sono distribuiti tra le liste civiche”. «In queste ultime ore – spiega Giulivi – è apparso un frivolo calcolo che viene effettuato sommando tutti i voti degli altri quattro candidati contrapponendoli a quelli della nostra coalizione. Come se fosse un “tutti contro Giulivi” senza considerare che alcuni candidati, seppur civici, appartengono comunque alla sfera di centrodestra. Per rimanere sul tema – prosegue Giulivi – per effettuare un’analisi più corretta, basta osservare i voti di Francesco Sposetti: 4.009. Un numero molto simile alla somma dei voti delle liste riconducibili al Partito democratico, del Movimento 5 stelle e del Movimento civico per Tarquinia di cinque anni fa: 4.115. La sfera di centrosinistra è rimasta tale e quale, anzi è diminuita di oltre 100 unità, mentre quella di centrodestra si è divisa tra la nostra coalizione e gli altri tre candidati civici che ideologicamente hanno legato gli elettori di centrodestra. Nel primo turno del 2019, infatti, i voti delle due coalizioni di centrodestra furono 6.138. Il nostro compito è quello di recuperare tutti i voti degli elettori di centrodestra che nel primo turno si sono distribuiti nelle altre liste. Solo in questo modo potremo evitare di lasciare la città nelle mani di un sindaco “ex civico” che sarà ostaggio per cinque lunghi anni di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Alleanza verdi sinistra».
LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Alessandro Giulivi e le liste in suo sostegno (Fdi, Fi – Noi Moderati, Udc, Rinascimento e Futura) chiuderanno la campagna elettorale stasera a partire dalle 17 con il primo appuntamento con il vice governatore della regione Lazio Roberta Angelilli per poi proseguire alle 19,30 presso lo stabilimento Gradinoro, “la cittadinanza è invitata a partecipare”.