La ciliegina sulla torta, la sortita in piazza di Arianna Meloni, accolta con grande enfasi dai presenti a piazza Fratti gremita. Con lei i “big” di FdI, Lega, FI e Noi Moderati e il vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli sotto il segno dell’unità in vista del ballottaggio di domenica e lunedì
CIVITAVECCHIA – Piazza Fratti gremita per la chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra, ora totalmente riunito, Massimiliano Grasso alla presenza di Arianna Meloni. Una grande «festa della città – come ha sottolineato lui stesso – ora che il centrodestra è tornato unito a combattere questa battaglia per Civitavecchia».
Sul palco gli amici di un viaggio e non poteva mancare il vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli che ha tuonato: «Quando il centrodestra è unito vince, sventoliamo queste bandiere perché è una grande emozione.
Abbiamo sempre avuto fin dall’inizio il miglior candidato per Civitavecchia. Noi abbiamo una visione e un progetto, non si è qui solo per una poltrona ma per fare vincere Civitavecchia che dovrà essere protagonista nei prossimi anni, protagonista di un grande progetto di sviluppo perché è in gioco il futuro di questa città».
Il consigliere regionale Emanuela Mari ha detto: «Che bello vedere tutte queste bandiere, è la festa del centrodestra», ricordando poi cosa la Regione guidata da Rocca è riuscita a mettere in campo in un anno e mezzo di lavoro come ad esempio la Radioterapia, i 6 milioni stanziati per Ater o la delibera sugli Usi civici.
Si è poi rivolta a Pd e M5S: «Hanno fatto tantissimi danni in questa Regione in dieci anni». Alessandro Palombi della federazione provinciale FdI ha parlato di un bel messaggio di unità e ha sottolineato l’importanza di aver presentato un cronoprogramma a dimostrazione della serietà dei progetti.
L’assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera ha aggiunto: «Non si può lasciare questo comune alla sinistra. Non dobbiamo tornare alle cose negative del passato». Davide Bordoni, segretario regionale Lega Lazio ha sottolineato l’importanza di Civitavecchia «città centrale per lo sviluppo economico, per il rilancio del turismo» e molto altro ancora.
L’assessore regionale alla Cultura Simona Baldassarre ha ribadito l’importanza di dare continuità a questa città che il centrodestra «vuole valorizzare, un centrodestra finalmente unito».
Angelo Valeriani, segretario provinciale Lega ha detto: «Questa coalizione arriverà a vincere al secondo turno e arriverà a continuare a sviluppare Civitavecchia nel modo giusto, nel modo in cui questa città deve andare avanti».
Maurizio Politi, consigliere dell’Assemblea capitolina, pensa che «governare Civitavecchia sarà difficile ma proprio per questo abbia scelto l’ uomo che potesse meglio rappresentare questa sintesi».
Il capogruppo FI alla Regione Lazio Giorgio Simeoni ha dichiarato: «Rivedere tutti insieme i nostri simboli è una cosa straordinaria e sappiamo che Civitavecchia vota con il cuore. Il centrodestra fondato da Silvio Berlusconi è di nuovo su questa piazza e ti porterà alla vittoria».
Nazzareno Neri capogruppo Noi Moderati in Regione si è rivolto a Grasso: «Sei fortunato per l’entusiasmo che ho sentito, sono tutte persone entusiaste che ti vogliono bene. Vi auguro tanta fortuna».
Grasso ha poi chiamato sul palco quella che sarà la sua squadra in consiglio comunale in caso di vittoria e ha annunciato poi Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica e del tesseramento di Fratelli d’Italia e sorella del premier Giorgia Meloni che ha detto: «Viva il centrodestra unito: tutti compatti per Massimiliano. Vi ringrazio tutti, siamo persone che hanno scelto di fare politica senza cercare stelle sul petto. Il nostro è un percorso lungo che viene da lontano siamo le persone che credono perché la politica è questo, credere e avere tanta determinazione per non lasciarsi mai sconfiggere. La politica è soprattutto donarsi per la nostra gente e per la nostra nazione. Dietro Giorgia Meloni c’è un esercito di uomini e di donne che lavorano nell’ombra e in silenzio senza volere nulla in campo».
I dati ci dicono «che il nostro Governo sta lavorando bene, con umiltà. Abbiamo un progetto e una visione, abbiamo trovato Italia che era una nave allo sbando, abbiamo dato incentivi alle imprese, aumentato il reddito dei lavoratori e l’Italia è ripartita e non lo dico io, lo dicono i dati. È ripartita l’occupazione a tempo indeterminato e per le donne. Il centrodestra è unito, una stabilità che dà certezza e questo porta le imprese ad investire nuovamente, c’è più certezza per le famiglie che vogliono crescere. E l’Italia è cresciuta anche nel mondo, è rispettata. Dobbiamo riscoprire la nostra identità e le nostre radici perché è da lì che parte tutto. Rimbocchiamoci le maniche: in bocca al lupo Massimiliano, viva Civitavecchia e viva l’ Italia».
Grasso ha concluso rivolgendosi alla piazza e ricordando che «quella di domenica e di lunedì sarà una sfida importantissima per il futuro della nostra città. Ne sono orgoglioso, abbiamo fatto una campagna elettorale senza fare false promesse, promettendo il nostro impegno per costruire una Civitavecchia migliore per chi verrà dopo di noi. Dall’altra parte c’è quella che io chiamo la grande ammucchiata, si sono messi insieme quelli che fino a ieri si sputavano in faccia. Noi invece ci siamo presentati con un cronoprogramma e abbiamo preso un impegno: ci abbiamo messo la faccia. Dall’altra parte vedo un candidato sindaco ostaggio di coloro che già per cinque anni hanno tenuto in ostaggio una intera città. I signori del no».
Una stoccata poi all’ex sindaco Antonio Cozzolino e ai vari pentastellati, attivissimi sui social: «Parlano del biodigestore quando l’approvazione» di quel progetto, quello del maxi impianto arrivò proprio «dalla giunta Zingaretti con la stampella del M5S».
Grasso ha ricordato la visita del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca a San Liborio, il maxi stanziamento per l’Ater, il lavoro dell’assessore regionale Righini, «questa – ha detto – è la filiera in azione. Noi le risposte le dobbiamo dare subito altro che fra tre o quattro anni. Vogliamo dare una occasione a chi vorrebbe costruire qui il proprio futuro, vogliamo far si che i ragazzi non debbano andare via e lo faremo con questa filiera. Al futuro e allo sviluppo si contrappone una visione del passato che porterebbe Civitavecchia verso il declino».