L’incoraggiamento di Raffaele Ascenzi alla collaboratrice affetta da sclerosi multipla
VITERBO – La fede e la forza che Santa Rosa riesce ad infondere nei viterbesi è palpabile in tantissime storie di quotidianità.
Una di queste è proprio nel racconto di Antonella Servi, una delle collaboratrice dell’architetto Raffaele Ascenzi insieme a Luca Occhialini che, pochi giorni fa, ha pubblicato un post sul male che l’ha colpita proprio qualche tempo prima della proclamazione del progetto vincitore.
“Sembrerà strano ma la prima paura che ho avuto quando ho ricevuto la diagnosi di sclerosi multipla è stata di non riuscire ad essere ‘in piedi’ per assistere alla realizzazione di Dies. Era il 19 giugno, appena quattro giorni prima avevamo consegnato il progetto e subito dopo ero andata a fare la prima risonanza, senza avere idea di cosa sarebbe poi accaduto. Era ancora lontana l’idea della vittoria e anche che ne avremmo seguito la realizzazione, ma in quel momento mi sono detta che avrei dovuto fare di tutto per star bene e godermi quest’avventura. Quel giorno è come se mi si fosse divisa la vita in due: il pre e il post diagnosi. Guardare la mia scultura e pensare che quando abbiamo fatto quella scansione ancora non ne sapevo nulla mi fa venire i brividi. È passato un anno, ho imparato a prendere confidenza con la malattia e a viverla con più tranquillità. Sono fortunata perché sembra non essere una forma aggressiva, Sono fortunata perchè ad oggi ci sono dei farmaci che sembrano riuscire a ‘tenerla a bada’, e soprattutto sono fortunata perchè a distanza di un anno posso pubblicare una foto mentre contribuisco a dare vita alla creatura di Raffaele Ascenzi.
Non si è fatta attendere, a breve giro, la replica di Raffaele Ascenzi: “la tua forza è la più grande risorsa del nostro gruppo. Vorrei aggiungere altre parole ma credo che il grido più forte sia il silenzio dirompente della tua opera che giorno dopo giorno prende sempre più vita. Ho amato ogni istante vissuto insieme a te Antonella, Luca e la nostra Dies”.