Il mandante dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi può parlare liberamente mentre un difensore della Patria come Vannacci no
MONTEFIASCONE – Torna a Montefiascone, dal 5 al 7 luglio 2024, il festival culturale “Panorami”, “figlio” dell’Associazione Culturale Compagnia del Teatro – Caffeina Eventi.
Così in una nota stampa, la manifestazione si presenta: “Il festival ancora una volta promette un fine settimana ricco di riflessioni sui grandi temi contemporanei, incontri culturali ma anche musica e spettacolo con ospiti d’eccezione e molti libri. racconterà i suoi reportage di guerra dall’Iran, dall’Ucraina e dall’Afghanistan.”
Proprio in quest’ambito di politica estera internazionale, rientra il talk tra Yulia Mattu e Ugo A. Poletti che discuteranno con Adriano Sofri del destino della nuova Ucraina attraverso i loro rispettivi libri “Profuga” e “Nel cuore di Odessa” (Rizzoli), offrendo un osservatorio sulle esperienze dei profughi e sulle dinamiche del conflitto.
A meno che non si tratti di omonimia, Adriano Sofri, tra i nomi d’eccezione dello sfavillante festival, è proprio l’ ex leader di Lotta Continua, tristemente noto per il suo passato criminale, condannato a ventidue anni di carcere come mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972.
Questa una breve descrizione della sua “carriera”:
“Arrestato brevemente nel 1988, e condannato, per il reato di concorso morale in omicidio, la prima volta nel 1990, fu incarcerato in via definitiva nel 1997, con l’eccezione di circa 6 mesi tra il 1999 e il 2000 a causa della revisione del processo.
Dal 2005 Sofri scontava la pena in regime di semilibertà e dal 2006 di detenzione domiciliare a causa di problemi di salute. È stato scarcerato nel gennaio 2012 per decorrenza della pena, ridotta a 15 anni per effetto dei benefici di legge.
Pur assumendosi la corresponsabilità morale dell’omicidio, a causa della campagna di stampa diretta contro il commissario portata avanti assieme agli altri membri di Lotta Continua, Sofri si è sempre proclamato innocente per quanto riguarda l’accusa penale”.
Che un festival che si definisce culturale ospiti un ex terrorista, offrendogli la ribalta di un palcoscenico e invitandolo a parlare di politica internazionale, appare quantomeno opinabile ma, evidentemente, esistono diverse accezioni del concetto di cultura: di sicuro quella degli organizzatori di “Panorami-Caffeina” non coincide con quella degli eredi Calabresi.
Il paradosso degli eventi culturali della sinistra è che i brigatisti possono parlare ed esprimere il proprio pensiero mentre uomini che hanno servito lo Stato come Roberto Vannacci no.