Esulta il primo cittadino di Miturno, comune d’origine dell’autrice
LATINA – Un meritato terzo posto al Premio Strega è stato conquistato dal romanzo “Chi dice e chi tace” (Sellerio edizioni) di Chiara Valerio, scrittrice di origine pontine ha scelto come location di ambientazione del suo scritto la piccola frazione di Scauri di Miturno, suo paese di origine.
Quella della Valerio è stata una vittoria mancata per un soffio, una distanza di appena 43 voti l’ha separata dalla prima classificata Donatella Di Pietrantonio con il suo “L’età Fragile” edito da Einaudi (189 voti).
Valerio, con 143 voti, ha tuttavia portato luce alla provincia di Latina. Entusiasta del risultato raggiunto anche il sindaco di Miturno, Gerardo Stefanelli.
“Il romanzo ambientato nella nostra Scauri – afferma il primo cittadino – non ce l’ha fatta, ma non meno é il nostro orgoglio per una scrittrice che ha sempre mantenuto vivo il suo legame con la cittadina di origine e ci ha regalato nuove pagine in cui riconoscere il nostro quotidiano. E’ stato bello attendere insieme alla nostra comunità il responso finale e vedere la nostra Scauri nel video di presentazione del libro e protagonista nei tanti incontri tenuti dalla Valerio. A lei vanno i nostri complimenti, sarà un piacere averla tra noi mercoledì 17 luglio”.
Secondo posto al Premio Strega, invece, a Dario Voltolini con il suo “Invernale”, edito da La nave di Teseo.
L’autrice Chiara Valerio è ora attesa a Scauri il 17 luglio alle 21.15, quando presenterà il suo libro presso Scogliera Monte d’Oro in via Porto Scauritano.
Questa la trama ufficiale del romanzo:
Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d’Oro e il Monte d’Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall’altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza. Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta. Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente. L’avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l’aveva adottata, forse l’aveva rapita, si dicevano tante cose. Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero. Il primo romanzo per Sellerio di Chiara Valerio segna una traiettoria narrativa inedita. Storia nera di personaggi, indagine su una provincia insolita, ritratto di donne in costante mutazione. Niente è fermo, in Chi dice e chi tace, le emozioni, gli amori, le verità e gli enigmi, i silenzi del presente e il frastuono della memoria: tutto si muove, tutto si trasforma, tutto può sempre cambiare.