Scienziati da tutto il mondo affermano che eventi climatici estremi saranno ormai all’ordine del giorno anche in aree un tempo considerate temperate
MONDO – Ormai è ufficiale, giugno 2024 sarà ricordato come il mese più caldo mai registrato nella storia dell’umanità. Una notizia accertata e di importanza mondiale che ancora una volta sottolinea come il clima dell’intero pianeta stia cambiando in maniera costante, di anno in anno.
Il nuovo record mostra una temperatura media mondiale di 1,5 gradi centigradi in più rispetto al periodo pre-industriale (i 50 anni tra 1850 e 1900). Una soglia giudicata “critica” dagli scienziati di tutto il globo, in primis quelli legati all’organizzazione delle Nazioni Uniti che da anni vanno sottolineando come questo andamento sia estremamente dannoso per l’intero pianeta.
Quello che si prospetta ora, come già in molti avranno compreso, è un clima sempre più instabile con eventi metereologici estremi in aree generalmente noto per essere miti e temperate, proprio come l’Italia e l’area del Nord Mediterraneo.
Proprio in Europa, la temperatura media registrata è addirittura maggiore rispetto a molte altre zone. Il “surplus” è di 1,57 gradi centigradi rispetto a quanto registrato alla media del periodo 1991-2020. Lo scienziato Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, ha dichiarato che “giugno 2024 segna il 13° mese consecutivo di temperatura globale record e il 12° consecutivo al di sopra di 1,5 gradi rispetto all’epoca pre-industriale. Si tratta di qualcosa di più di una stranezza statistica, che evidenzia un cambiamento importante e continuo del nostro clima”.
Per lui, come per molti altri scienziati, l’unica soluzione possibile per limitare i danni sarebbe ancora una volta quella di “smettere di aggiungere gas serra nell’atmosfera e negli oceani”.