Viterbo – L’economia ristagna ancora: provincia 67° per crescita del Pil

Resiste solo il Turismo, ultima spiaggia per una Tuscia sempre più abbandonata

VITERBO – Cattive nuove dall’ufficio di studi CGIA Mestre che evidenzia un non buon andamento per l’economia locale, una notizia scontata per molti, e già evidenziata dalle molte lamentele degli imprenditori e dalle partite iva della Tuscia che continuano a sottolineare la mancanza, in particolare, di infrastrutture utili a un rilancio.

Stando alla classifica stilata da CGIA, il Viterbese è fermo a misero +0,29%  del Pil registrato nel 2024. Un dato che, tuttavia, riflette l’andamento della regione Lazio (con Frosinone, Latina e Rieti che hanno registrato dati ancora più bassi), eccezion fatta per Roma, addirittura al 19° su scala nazionale, ma sempre sotto l’1% di crescita (+0,62%).

In ogni caso, il Viterbese è ancora in recupero rispetto al periodo Covid, con una crescita registrata rispetto al 2019 del +4,7%. I fattori trainanti, come anche sottolineato nelle scorse settimane dalla Camera di Commercio Rieti-Viterbo, sono ancora una volta il settore Turismo e quello dell’Export. I dati, “non sufficientemente positivi”, ma anzi indice di un ristagno economico che da molti anni caratterizza il Viterbese, continuano inoltre a contribuire alla fuga dei giovani, che preferiscono laurearsi altrove o trasferirsi in cerca di possibilità.

Restano però ancora tantissime questioni aperte, con l’invito del presidente della Camera di Commercio, Domenico Merlani, alle istituzioni: “Troviamo un modo per far restare i nostri giovani nella Tuscia”.