I capricci del commissario stanno mettendo alla berlina i vertici politici della regione Lazio. Adesso la nomina di Paolo Ciampi diventa carta straccia e i dipendenti sono ancora senza stipendi
ROMA – Il Tar del Lazio ha reintegrato al proprio posto il direttore generale Remo Pisani licenziato venerdì scorso dal commissario Ater Provincia di Roma, Giuseppe Zaccariello.
Lo avevamo scritto che sarebbe finita così. Non serviva il mago Otelma. Il commissario (area Dem) ha inoltre innescato un caos burocratico impressionante nominando come direttore generale Paolo Ciampi senza aspettare la decisione del Tar (quindi si trattava di due giorni) nel frattempo ha fatto revocare la firma in banca a Pisani per consentire al neo diggì di subentrare il prima possibile. Ora nessuno può firmare gli stipendi dei dipendenti che sono imbufaliti.
Paolo Ciampi ha firmato un contratto da direttore generale e per fare questo ha chiesto e ottenuto l’aspettativa di un anno dall’ufficio dove era impiegato a Latina (poi su come sia stato assunto ci torneremo in modo più circostanziato).
Giuseppe Zaccariello ovviamente non ha preso bene la decisione del Tar del Lazio e lo si capisce dal tono con cui ha sospeso la delibera con la quale qualche giorno fa aveva cacciato Pisani.
delibera n.27 del 23.07.24Cosa stia aspettando il governatore Rocca a revocargli la nomina commissariale fiduciaria rimane un mistero, anche se, anche in questo caso, siamo pronti a scommettere che Zaccariello non arriverà a festeggiare il Ferragosto nel suo attuale ufficio.
Le sue iniziative amministrative stanno mettendo in ridicolo l’ente. Come ad esempio il tentativo di far trasferire l’ex direttore generale dell’Ater di Civitavecchia, Emiliano Clementi.
Un corposo dossier sull’attività amministrativa del commissario dell’Ater Provincia di Roma è stato consegnato a piazzale Clodio negli uffici della Procura della Repubblica affinché indaghi sul suo operato (soprattutto immobiliare).
Nel frattempo si è scoperto che Fabrizio Urbani, escluso da Orazio Campo quale direttore generale all’Ater Roma (gli ha preferito Marco Rocchi), ha presentato un ricorso al Tar del Lazio che sarà discusso a breve per annullare quella nomina in quanto il suo curriculum era decisamente superiore a quello scelto.
Fabrizio Urbani, direttore generale all’Ater di Viterbo, è fratello di Andrea Urbani nominato dal presidente Francesco Rocca alla direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria” e questo la dice lunga sull’aria che si respira in questi giorni in via Rosa Raimondi Garibaldi dove la regione Lazio ha la propria sede.
Una grana dietro l’altra per l’assessore Pasquale Ciacciarelli che non riesce a controllare l’unica consigliera regionale in quota Lega rimasta alla Pisana e cioè Laura Cartaginese.
E’ lei che ha imposto Zaccariello, da sempre uomo vicino alla sinistra e all’ex presidente Nicola Zingaretti ed è il suo nome che finisce spesso sulle mail che arrivano al protocollo dell’Ater Provincia di Roma anche per segnalare gustai e riparazioni come ad esempio questa:
Per carità, Laura Cartaginese ha un ruolo politico e fa bene a mettere in posti chiave i suoi uomini. Il problema che Zaccariello non è suo e quello che combina con cadenza quotidiana sta mettendo in ridicolo l’intera giunta regionale.
Adesso il danno erariale sulla vicenda Remo Pisani è ufficialmente certificato. Come Zaccariello riuscirà a sanare il rapporto con Paolo Ciampi rimane al momento un mistero. Questa la sentenza del Tar del Lazio uscita oggi.
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