Bilanci non presentati, il tentativo di spostare il dg di Civitavecchia e la cacciata senza senso di Remo Pisani lo hanno messo con le spalle al muro
ROMA – Giuseppe Zaccariello non è più il commissario dell’Ater Provincia di Roma. Questa mattina ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico.
Per un momento c’è stato il pericolo che l’assessore Pasquale Ciacciarelli mettesse a rischio anche il suo assessorato per cercare di difendere l’uomo di Zingaretti riciclato dalla consigliera della Lega, Laura Cartaginese.
Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, aveva dato l’ultimatum: “o si dimette o lo revoco”.
Alla base delle dimissioni una serie infinita di errori, inadempienze, ricorsi e conflitti da lui creati in questi ultimi anni.
La svolta alla sua cacciata è arrivata quando ha chiesto di trasferire dall’Ater di Civitavecchia l’ex direttore generale Emiliano Clementi. Quest’ultimo personaggio discutibile al centro di inchieste anche da parte dell’Anac e della Procura della Repubblica di Civitavecchia.
Fortunatamente il nostro articolo ha impedito che l’operazione si potesse concludere con Zaccariello costretto a rimangiarsi tutto.
Non pago dell’errore ha cercato in tutti i modi di cacciare il direttore generale Remo Pisani con un atto scellerato adottato prima che il Tar del Lazio si pronunciasse sulla sua posizione.
Come da noi anticipato, la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, ha dato torto al commissario dell’Ater reintegrando Pisani al proprio posto che, nel frattempo era stato affidato a Paolo Ciampi che a sua volta ha chiesto e ottenuto un anno di aspettativa dal lavoro per assumere l’incarico.
Nel controllare il dossier di Giuseppe Zaccariello sono emerse delle criticità impressionanti. Dalla mancata presentazione degli ultimi tre bilanci ai pignoramenti dell’Agenzia delle Entrate per svariati milioni di euro.
Finalmente questa mattina sono arrivate le dimissioni e già si pensa al sostituto che dovrebbe essere nominato in quota Forza Italia.
dimissioni zaccariello