Tarquinia – Carabinieri nei campi di pomodoro, controlli su lavoratori e aziende

TARQUINIA – Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro continua nel servizio di vigilanza straordinaria nel settore agricolo in tutta Italia.

Ieri abbiamo visto una pattuglia intenta a controllare alcuni lavoratori impegnati nelle campagne vicino Marina Velca.

Il caporalato, una forma di sfruttamento lavorativo che coinvolge migliaia di lavoratori agricoli in Italia, rappresenta una piaga sociale ed economica di grande rilevanza. Questo fenomeno, che si manifesta principalmente attraverso il reclutamento illegale e lo sfruttamento di manodopera a basso costo, è particolarmente diffuso nel settore agricolo durante le stagioni di raccolta. In questo contesto, la raccolta dei pomodori, ancora prevalentemente effettuata a mano, diventa un momento critico per il contrasto al lavoro nero. I Carabinieri, insieme ad altre forze dell’ordine, sono in prima linea nella lotta contro il caporalato, svolgendo controlli rigorosi sui campi per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e il rispetto delle leggi.

Il caporalato è una forma di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera, caratterizzata da condizioni di lavoro disumane, salari irrisori, e violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori. Questa pratica è spesso gestita da intermediari, chiamati “caporali”, che reclutano manodopera per le aziende agricole senza rispettare le normative vigenti. I lavoratori, spesso migranti senza permesso di soggiorno, sono costretti a lavorare in condizioni precarie, senza adeguata protezione e con salari che non rispettano il minimo legale.

I Carabinieri, insieme ad altre forze dell’ordine e agli ispettori del lavoro, svolgono un ruolo cruciale nel contrasto al caporalato attraverso controlli sistematici e operazioni congiunte nei campi agricoli. Durante la stagione di raccolta dei pomodori, questi controlli diventano particolarmente intensi e mirati. Le operazioni includono:

– Ispezioni sul Campo: I Carabinieri effettuano ispezioni direttamente nei campi, verificando le condizioni di lavoro, i contratti dei lavoratori e la presenza di eventuali irregolarità.

– Controllo dei Documenti: Viene verificata la regolarità dei documenti dei lavoratori, inclusi i permessi di soggiorno e i contratti di lavoro.

– Monitoraggio delle Condizioni di Sicurezza: Viene assicurato che i lavoratori dispongano delle necessarie misure di sicurezza e protezione sul lavoro.

– Interventi Rapidi: In caso di rilevazione di situazioni di sfruttamento, i Carabinieri intervengono prontamente per tutelare i lavoratori, spesso portandoli in luoghi sicuri e avviando procedimenti legali contro i responsabili.

I controlli dei Carabinieri hanno portato a risultati significativi nella lotta al caporalato. Negli ultimi anni, numerose operazioni hanno portato alla scoperta di reti di sfruttamento, all’arresto di caporali e datori di lavoro senza scrupoli, e al sequestro di aziende agricole che operavano nell’illegalità. Inoltre, questi interventi hanno contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una cultura della legalità e del rispetto dei diritti dei lavoratori.

La lotta al caporalato è una priorità essenziale per garantire equità, legalità e dignità nel settore agricolo italiano. I controlli effettuati dai Carabinieri durante la raccolta dei pomodori sono fondamentali per contrastare il lavoro nero e proteggere i lavoratori dallo sfruttamento. Tuttavia, è necessario un impegno costante e congiunto di tutte le parti coinvolte, comprese istituzioni, aziende agricole e società civile, per sradicare definitivamente questa piaga e promuovere un’agricoltura etica e sostenibile.