Viterbo – La Macchina di Santa Rosa nelle mani di “Gigi” Aspromonte (VIDEO)

La scelta del consiglio, il supporto dei facchini, la benedizione degli anziani e la coesione di un Sodalizio da prendere ad esempio

VITERBO – Luigi Aspromonte sostituirà il capofacchino Sandro Rossi la sera del 3 settembre. Sarà lui a guidare i cavalieri di Santa Rosa lungo il percorso che rinnova la traslazione del corpo della Santa bambina che dalla chiesa di San Sisto fu portato in processione all’attuale dimora del santuario dove ancor’oggi le sue spoglie riposano.

Questa mattina il passaggio del testimone temporaneo a Luigi Aspromonte. Una famiglia di facchini. Generazioni. Lui la divisa la onora come fanno i militari e come fanno tutti gli uomini che compongono questo magnifico esercito di pace.

Da buon soldato ha precisato: “Il capo facchino è e rimane Sandro Rossi“. L’emozione è forte. Trattenere le lacrime non è facile per nessuno. O meglio non è facile per chi vive questi giorni come li vivono i viterbesi.

Il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini è un leader indiscusso. La sua semplicità. Il suo amore verso la Santa e soprattutto per i suoi uomini. Un generale che non solo combatte ma lo trovi in prima linea col vessillo e l’arma dell’amore.

Non vogliamo riportare le parole dette con commozione da tutti loro. Lo scritto non lascia spazio all’emozione e ai sentimenti. Vi proponiamo il video della diretta di questa mattina per far emergere quel sentimento “lo semo tutti” che rende unica questa celebrazione nel mondo cattolico e che nei secoli non ha mai diminuito la sua portata.

Non a caso Papa Giovanni Paolo II, l’uomo più illuminato degli ultimi mille anni, venne nella Città dei Papi per respirare quella fede non immaginaria ed impalpabile ma vera e densa come la nebbia.

La Macchina e la fede sudata e faticosa. I facchini, i cavalieri e il motore umano che danno forza e sostegno alla fede cattolica e che per lei, la piccola ma grande Santa Rosa, non temono le avversità che di tanto in tanto si affacciano nel corso dei secoli.

A “Gigi” Aspromonte un in bocca al lupo perché sappiamo il carico emotivo che dovrà sopportare. Ce la farà come ce l’ha sempre fatta.

EVVIVA SANTA ROSA!!!