Viterbo – Santa Rosa, il messaggio del Sodalizio ai facchini: “Leoni, è giunto il momento”

Il messaggio del Sodalizio è diretto anche al capofacchino Sandro Rossi, operato d’urgenza per un malore nei giorni scorsi e in fase di recupero a Belcolle

VITERBO – Oggi è il grande giorno, con la città e tutti i suoi abitanti già da ore pronti per assistere al nuovo trasporto della Macchina di Santa Rosa. Quest’anno sfilerà tra le vie del centro Dies Natalis, la nuova macchina ideata da Raffaele Ascenzi. Come di consueto, il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa ha divulgato un messaggio dedicato agli eroi della città.

“Cari Facchini, leoni di Viterbo, figli prediletti di Rosa, è giunto il vostro momento.
Dopo una lunga attesa che sembrava non finisse mai, stasera potrete finalmente liberare la carica che trattenete da un anno intero facendo volare Dies Natalis sulle vostre spalle, lungo le vie della nostra città, con Santa Rosa preziosamente custodita sotto la croce.
Sarà il momento in cui si fonderanno i vostri cuori in un solo cuore, il vostro respiro, il vostro passo e i vostri palpiti diverranno una sola cosa, in quella unione che misticamente e magicamente realizzerà ancora una volta la bellezza e l’unicità di una festa senza pari.
Nella certezza di un trasporto trionfale di questa nuova macchina, stupenda che ci riporta ai fasti di un tempo, il pensiero va al nostro caro Sandro che non potrà essere con noi fisicamente, ma lo sarà con il cuore, di cui sentiamo i battiti che ci accompagneranno in questa giornata.
Il pensiero corre e volando arriva ad un altro grande assente, il nostro caro Marco, la cui mancanza è altresì fortissima da avvertire.
Ma anche lui ci farà sentire che il suo cuore batte per noi e che ci sosterrà ad ogni nostro passo.
Tuttavia, sebbene la tristezza potrà a tratti prendere il sopravvento, è arrivato il momento di concentrarci tutti per il primo sollevate e fermi che il nostro capo trasporto Luigi griderà con la forza e la passione che lo contraddistingue, per condurvi magistralmente, coadiuvato dalle sapienti guide, lungo il percorso fino al santuario, tutti con Rosa sulle spalle e nel cuore, inconfutabilmente e più che mai tutti de ‘n sentimento. E lassù finalmente esploderà la gioia.
Ci fonderemo in un grande abbraccio, mischiando i nostri sudori e il nostro affetto, correndo poi, con le membra stanche ma appagati, ad abbracciare i nostri cari che ci hanno atteso per tutta la serata.
E la mente già corre al prossimo tre settembre, mentre Rosa volge il suo sguardo benevolo sui suoi beniamini, felice e grata per averla riportata alla sua Casa.
Fiero di essere il vostro presidente, esprimo tutta la mia gratitudine per essere ciò che siete, il vero, unico e inconfondibilmente sine pari cuore pulsante di Viterbo.
Buon trasporto 2024💗💗💗
EVVIVA IL SODALIZIO, EVVIVA VITERBO, EVVIVA SANTA ROSA!!!”.