La Direzione del personale si rimangia quanto deciso a novembre. Su Refrigeri l’ombra delle pressioni di Paunzi e Aurigemma
ROMA – Nessuna transazione tra l’Ater di Viterbo e l’ingegnere Angela Birindelli, che venne licenziata dall’allora direttore Ugo Gifgli: è questo il senso della lettera inviata lunedì scorso dalla Direzione del Personale della Regione Lazio (clicca e leggi) all’assessore regionale Fabio Refrigeri (competente in materia di casa) e al commissario straordinario dell’Ater di Viterbo, Pierluigi Bianchi.
Una lettera che rappresenta un clamoroso dietrofront della stessa Direzione regionale, rispetto alla nota datata 10 novembre 2015, anch’essa firmata dal direttore Alessandro Bacci e dalla dirigente Danila Basile.
In quella lettera, infatti, la Direzione del Personale della Regione Lazio valutava positivamente la possibilità di arrivare ad un’eventuale transazione tra Ater di Viterbo e Birindelli.
Oggi, invece, la marcia indietro.
Nella missiva si legge testualmente: “…preliminarmente, occorre far presente l’opportunità di codesta Ater, prima ancora di avviare le procedure finalizzate alla transazione di cui trattasi, a fronte di una sentenza di rigetto del ricorso proposto dall’ing. Birindelli avverso al licenziamento irrogatole – Tribunale di Viterbo, giudice del Lavoro ordinanza del 15/07/2015 -, di aspettare l’esito del giudizio di opposizione alla medisima ordinanza, proposto successivamente dall’ingegnere Birindelli”.
La domanda, dunque, è: cos’è cambiato da novembre ad oggi?
La risposta è quasi impossibile, ma in Regione c’è chi giiura che dietro al cambiamento di posizione vi siano le fortissime pressioni esercitate da due consiglieri regionali (Aurigemma e Panunzi, storici amici di Ugo Gigli) sull’assessore Refrigeri. Il quale, in un primo tempo avrebbe fermato i vertici dell’Ater, pronti alla transazione, e, successivamente, avrebbe sollecitato un nuovo parere della Direzione Personale.
Parere che apre scenari totalmente nuovi, anche perché l’appuntamento è per oggi in Tribunale, dopo i rinvii chiesti da Ater e Birindelli, in attesa della transazione, che tutti, dopo la lettera della Regione dello scorso 10 novembre, davano per certa.
Non più pace, dunque, ma guerra. E c’è da crede che sarà guerra totale tra l’ex assessore regionale e l’Ater di Viterbo.