VITERBO – Inizia oggi il nuovo anno scolastico per gli studenti viterbesi di tutte e le età, un anno che sarà guidato dal termine “Cura” che guiderà l’insegnamento di ogni scuola del capoluogo. Per l’occasione l’amministrazione ha divulgato una lettera aperta e indirizzata a tutti i giovani e alle loro famiglie come buon augurio di inizio del nuovo impegno scolastico.
“La parola d’ordine che dovrebbe guidare l’avvio del nuovo anno scolastico è il termine cura, il più adatto a designare l’impegno assiduo nel praticare una attività o nel perseguire un proposito. Cura ed educazione costituiscono, infatti, un’endiade, il cui legame è individuato dal livello di responsabilità con il quale ciascuno, Istituzione, Ente o persona che sia, si accosta al mondo della scuola, ai suoi utenti e a tutto il macrosistema che intorno ad essa ruota quotidianamente. Cura nel garantire lo star bene a scuola, con sé stessi e con gli altri, in ambienti ben organizzati, attrattivi tanto da essere considerati veri ambienti di vita oltre che di apprendimento. Cura nel promuovere lo sviluppo intellettivo, puntando sulla mente di tutti e di ciascuno. Cura nel favorire la progettualità del fare, che mette in moto le mani, la voglia di creare e di sviluppare nuove competenze. Cura verso quelle ragioni del cuore che consentano ai nostri studenti di sentire con piena consapevolezza emozioni, stati d’animo e sentimenti propri e altrui. Se tutti noi, genitori, docenti, amministratori terremo a mente il principio dell’habeas curam avremo collocato un altro importante tassello di quel grande puzzle che, una volta completato ci rimanda l’immagine ambita, e non utopistica, dell’uomo della ragione e della libertà vivificato dai valori di pace e giustizia. L’augurio, quindi, che rivolgiamo quest’anno alle nostre alunne ed alunni, ai loro insegnanti, al personale scolastico ed anche a noi stessi è di lavorare al meglio con la mente, le mani e il cuore, costruendo un processo di insegnamento/apprendimento, che con la mente guarda al futuro e all’innovazione in una città proiettata verso l’Europa e il mondo, con il cuore si prenda cura dell’altro e ne rispetti la dignità personale, a dispetto di ogni diversità e infine con le mani, stimolate dalla mente e dal cuore, sia in grado di costruire contesti di vita più attraenti e vivibili per la nostra splendida Viterbo, destinata grazie allo sforzo di tutti, ad essere più bella e amata”.