Viterbo – Asili nido, i costi sono lievitati di oltre 800mila euro

La nuova politica delle rette divide il consiglio comunale

VITERBO – Il recente cambiamento nella gestione dei contributi per le rette degli asili nido da parte del Comune di Viterbo ha riacceso il dibattito in consiglio comunale, con cifre e strategie che dividono maggioranza e opposizione.

Novecentomila euro: questa è la somma destinata dal Comune di Viterbo per sostenere circa 289 famiglie, erogando direttamente i contributi per le rette degli asili nido. Un cambiamento significativo rispetto al passato, quando i fondi venivano utilizzati per finanziare posti in convenzione con le strutture. Questo nuovo approccio, promosso dall’assessora ai servizi sociali Patrizia Notaristefano, ha trovato però una forte opposizione nei consiglieri Andrea Micci e Luisa Ciambella, che sollevano dubbi sulla sostenibilità e l’efficacia del sistema.

Secondo l’assessora Notaristefano, la decisione di eliminare le convenzioni avrebbe permesso di soddisfare un numero maggiore di famiglie, riducendo al contempo la spesa complessiva per il Comune. L’idea è che, distribuendo direttamente i fondi alle famiglie, si riesca a garantire maggiore flessibilità e un sostegno più ampio rispetto al passato.

Ma i consiglieri di opposizione non sono convinti. Andrea Micci, rappresentante della Lega, ha interrogato l’assessora, sottolineando come l’abbandono delle convenzioni abbia comportato la perdita di importanti fondi regionali. “Con il precedente sistema, il Comune poteva contare su rimborsi da parte della Regione, che coprivano parte delle spese sostenute per i posti in convenzione. Ora, invece, ci troviamo con una perdita secca di 800 mila euro, soldi che non rientreranno più nelle casse comunali,” ha dichiarato Micci.

Il consigliere ha anche messo in dubbio l’efficacia della nuova strategia, affermando che sarebbe stato possibile supportare un numero maggiore di famiglie semplicemente ampliando i posti in convenzione, mantenendo così il flusso di fondi regionali. Secondo Micci, il nuovo corso non solo comporta una spesa maggiore per il Comune, ma rischia anche di creare disparità tra le famiglie, lasciando alcune di esse senza un sostegno adeguato.

Luisa Ciambella, un’altra voce critica in consiglio, ha espresso preoccupazioni simili, chiedendo maggiore trasparenza sui criteri di assegnazione dei contributi e sull’effettivo impatto di questa nuova politica sulle famiglie viterbesi.

Il dibattito è tutt’altro che chiuso. La questione dei contributi per gli asili nido rimane un tema caldo nel consiglio comunale di Viterbo, con la maggioranza che difende a spada tratta il nuovo sistema e l’opposizione che continua a chiedere spiegazioni e a evidenziare le criticità di una scelta che potrebbe costare caro non solo alle casse comunali, ma soprattutto alle famiglie della città.