Minorenne davanti a un videogioco con vincita in denaro, oltre 6mila euro di multa a un’attività della Tuscia

Al titolare, dalla questura, è stata notificata anche la sanzione accessoria della chiusura per un periodo compreso tra dieci e trenta giorni

VITERBO – Nell’ambito dell’attività di prevenzione e di controllo del territorio disposta dal questore di Viterbo, il personale della polizia di stato della Divisione polizia amministrativa ha effettuato, nei giorni scorsi, servizi mirati nei confronti di attività che utilizzano materie esplodenti ed esercizi di raccolta di scommesse, finalizzati ad accertare la loro regolarità e il rispetto della normativa vigente in materia.

“Nel primo caso – spiegano dalla questura di Viterbo – sono stati effettuati dei controlli nei luoghi dove viene impiegato il materiale esplosivo a uso civile per attività estrattive. Il settore è regolamentato da normative in linea con le vigenti direttive europee finalizzate alla prevenzione sui luoghi di lavoro e alla salvaguardia della sicurezza e dell’incolumità pubblica. È stato riscontrato l’idoneo impiego dell’esplosivo, secondo procedure già standardizzate ed in completa sicurezza”.

L’attività degli operatori si è poi estesa ad esercizi di raccolta scommesse operanti in provincia.

“Sono stati verificati – conclude la questura di Viterbo – il rispetto della normativa del settore, soprattutto quella rivolta a prevenire il rischio di ludopatia e il divieto di gioco ai minori. A tal proposito si segnala che in un pubblico esercizio è stato accertato che un minore di anni 18 stava giocando davanti ad un apparecchio elettronico (videogioco), con vincita in denaro, in violazione da quanto previsto dal decreto legge n. 98/2011.

Al titolare è stato notificato dalla questura di Viterbo, congiuntamente alla Sezione operativa territoriale di Viterbo dell’Ufficio dei monopoli per il Lazio dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, il verbale di violazione amministrativa che prevede il pagamento della sanzione pecuniaria in misura ridotta di 6.666,67 euro e la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per un periodo compreso tra dieci e trenta giorni”.