Civitavecchia – Finisce in tribunale lo scontro tra il ristorante “My Lord” e l’associazione “Civitavecchia C’è”

Iniziato il processo a carico di Roberto Melchiorri (presidente associazione) accusato di molestie e minacce nei confronti di Massimo Pierucci e del personale del noto ristorante

CIVITAVECCHIA – Da anni era in corso la disputa tra il piccolo circolo dell’associazione Civitavecchia C’è con Roberto Melchiorri e il ristorante “My Lord” con Massimo Pierucci; entrambi situati nel cuore pulsante del Ghetto di Civitavecchia.

Discussioni, denunce e alla fine sarà il Tribunale a mettere la parola fine a questa lunga diatriba.

Massimo Pierucci (My Lord) accusava Melchiorri di continue pressioni ai dipendenti. Filmati mentre lavoravano o stavano in pausa. Clienti molestati e offese ripetute.

Dopo una lunga e dettagliata denuncia presentata dall’avvocato di Pierucci, Lorenzo Mereu e corredata anche da filmati delle telecamere a circuito chiuso, la Procura di Civitavecchia, attraverso il sostituto procuratore, dottoressa Katia Marino, ha disposto il sequestro del cellulare del presidente dell’associazione Civitavecchia C’è Roberto Melchiorri.

I carabinieri hanno così setacciato il telefono dell’anziano presidente e rinvenuto la bellezza di 7897 immagini di cui 984 ritenute di interesse investigativo. Su 40 video sono stati ritenuti utili a supporto dell’accusa solamente 5.

Questa mattina si è svolta la prima udienza davanti al giudice Giuseppe Farinelli. Roberto Melchiorri è difeso dall’avvocato Antonio Carlevaro mentre invece la parte offesa che si è costituita in giudizio parte civile è rappresentata dall’avvocato Lorenzo Mereu.

La “guerra del Ghetto” sembra tutt’altro che chiusa…