NEPI – La morosità nei confronti della Tari continua a crescere anche a Nepi.
Tra “furbetti” e famiglie realmente in difficoltà, sono in tanti a non essere in regola con i pagamenti della tassa sui rifiuti.
A fare il punto, nei giorni scorsi, è stato il sindaco Franco Vita che ha ritenuto opportuno informare i cittadini sulla situazione.
“Dal 2015 ad oggi – commenta il primo cittadino – l’ammontare ancora non pagato è pari a 3.009.440 euro. Una somma importante che ha costretto il Comune ad accantonare in bilancio, all’attivo patrimoniale, una somma di 3,2 milioni di euro. In altre parole la somma, anche se disponibile, non può essere utilizzata per interventi a favore dei nepesini e opere pubbliche. Per fortuna che il Comune di Nepi ha entrate extra patrimoniali (Acqua di Nepi, utili della farmacia comunale, affitti) per circa un milione di euro, altrimenti avremmo avuto un bilancio paralizzato e assenza di servizi a favore dei nepesini”.
Nei prossimi mesi l’amministrazione andrà avanti con l’accertamento e la riscossione delle cifre dovute.
“In base al contratto stipulato dall’amministrazione Soldatelli – Giovanale con la Step – conclude Vita -, per l’accertamento e la riscossione coattiva delle somme morose, viene riconosciuta alla Step una percentuale fino al 18% di quanto incassato con un ulteriore danno per il Comune. Da quanto sopra esposto ben si capisce la continua attenzione di questa amministrazione nella ricerca degli evasori, nel disincentivare l’abbandono di rifiuti e nel contenere il costo del servizio di raccolta. Preciso che l’Arera controlla la regolarità del calcolo del tributo per tutti i Comuni. Sarà riservato ai Servizi sociali del Comune l’intervento a favore di particolari situazioni famigliari in difficoltà”.