CERVETERI – Classe 2013 e maglia giallorossa cucita addosso, Marika Giovanrosa è stata ufficialmente riconfermata dall’As Roma per il secondo anno consecutivo. Il suo idolo è Donnarumma, il suo sogno vincere la Coppa Italia femminile, ma la sua avventura è partita da Cerveteri e da un’intuizione di mister Fabrizio Carbone che ha intravisto il suo talento tra i pali. Così, dopo 2 anni alla Rim Sport Cerveteri e svariati premi come miglior portiere vinti in diversi tornei del territorio, Marika è stata notata dalla dirigenza della Magica e ha iniziato, giovanissima, la sua avventura. È proprio lei, insieme alla mamma, a raccontarci la sua esperienza.
“Ho iniziato 4 anni fa alla Rim – ha esordito Marika – e questo è il mio secondo anno alla Roma. Ho iniziato a giocare in porta grazie a mister Carbone e mi è piaciuto il ruolo. Ero l’unica femmina della squadra e facevo il capitano, ma i maschi sono stati carini nei miei confronti”.
“Sì, è vero – ha precisato la mamma –, la società stava provando a creare una squadra femminile. Non sono stati raggiunti i numeri, ma era quello che Marika voleva fare e non si è fatta problemi a giocare con soli maschi. Ad oggi, Marika fa parte della categoria under 12 e disputa il campionato con squadre maschili con ragazzi di un anno più piccoli. Poi, nel corso dell’anno, con la Roma partecipa a dei tornei con le formazioni femminili dei club più importanti d’Italia e non solo”.”La mia squadra oggi è tutta femminile – ha continuato Marika – ci allenano coach Jacopo ed Eleonora (Carrucola e Paolantonio ndr). In più, abbiamo un team per i portieri, siamo 4 in squadra. L’anno sta andando bene, la preparazione è diversa perché si fa meno tecnica”.
“Partono da un livello più avanzato – ha aggiunto la mamma -. È un percorso personale più strutturato: sono seguiti da una psicologa, da un fisioterapista. A prescindere dalla parte calcistica è un’esperienza personale unica perché ti forma. Di anno in anno arriva la riconferma, ma la cosa più importante è che lei si diverta. Glielo dico sempre perché il sacrificio è importante e quindi, almeno quando è in campo deve divertirsi. Noi viviamo a Cerveteri e andiamo a Roma 3 volte a settimana, con la partita 4. Fortunatamente, Marika è brava a scuola e riesci ad organizzarsi. Per noi è molto importante”.
Affacciarsi ad una realtà tanto grande significa anche partecipare a tornei e manifestazioni di valore nazionale che rimarranno impresse per sempre. “Il primo torneo a cui ho preso parte è stato l’esperienza più bella finora. Siamo arrivate terze a Rimini e siamo state l’unica squadra a segnare al Lione – ha raccontato il giovane portiere -. Invece, la prima cosa che ho notato quando sono arrivata al centro sportivo è stata il campo in erba. Era la prima volta che lo vedevo dal vivo. Quando ho messo il completino è stato bellissimo, era tutto verde”.
“Quella alla Rim è stata una bellissima esperienza – ha concluso la mamma di Marika – poi era il 2020, la situazione era ancora complicata per il Covid. Tra l’altro, pensavamo che il mister Carbone l’avesse messa in porta perché era l’unica femmina e, invece, ci aveva visto lungo. È stato lui a dirci che Marika doveva prendere il volo”.
“Mister Carbone rimane il mio preferito” ha concluso Marika.
“Marika è una di quelle che potrebbero raggiungere veramente un alto livello – ha dichiarato il mister -. È una giocatrice molto duttile, l’ho rivista e l’ho trovata anche molto migliorata. È un grande orgoglio perché è una delle prime ad essere riconfermate e la Roma è contenta. Lei, inizialmente, giocava davanti, però ho deciso di metterla in porta e la sua caratteristica più importante, per me, è la qualità dei piedi. Ha un buon mancino e riesce ad uscire dalla porta e giocare. Quando si impara la tecnica che insegniamo qua alla Rim, si riescono a raccogliere dei buoni risultati”.