VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dalla Lega di Viterbo: “Consigliamo” al consigliere Francesco Buzzi di non guardare troppo lontano: interessandosi troppo alle questioni della regione Lazio, finisce per perdere di vista quelle di casa sua.
È vero, con l’amministrazione Frontini il valzer delle poltrone non c’è, perché ne hanno confezionata una su misura per tutti.
Facciamo notare al consigliere Buzzi che nonostante la maggioranza sia governata da un solo partito, Viterbo 2020, a parte Ugo Poggi rimasto nelle liste di Rinascimento, la giunta comunale è stata portata a ben otto assessori più il sindaco, cioè nove.
Con stipendi lievitati rispetto al passato. Se poi si va a guardare più attentamente si noteranno assessorati del nulla che pure costano ai cittadini bei bigliettoni come quello, ad esempio, che accorpa una serie di deleghe fuffa, utili solo a ricavare una poltrona e mantenere in giunta gli amici della prima ora.
Ci sono, poi, le deleghe “spezzatino”, cioè quelle che potrebbero stare in mano a un solo assessore, invece, vengono divise tra più di uno. E tutti con stipendi più che raddoppiati.
Ricordiamo, inoltre, a Buzzi, che anche senza partiti, la maggioranza Frontini è riuscita a tirarsi le torte in faccia all’interno di un unico partito a soli due anni e mezzo dalle elezioni, con la fuoriuscita di due consiglieri comunali.
A metà mandato, caro Buzzi, siete costretti a fare la conta ogni volta che vi presentate in consiglio comunale, perché se qualcuno, malauguratamente, decidesse di andare alla toilette, durante il voto sul bilancio, il secondo luogo in cui andrete, dopo la sala del consiglio è il divano di casa vostra, per mancanza dei numeri. Eh, sì, ha ragione: la città vorrebbe sentire anche la mancanza di tutto ciò. Proprio per questo non vi sceglierà una seconda volta.