Lettera ad Antonio Tajani con minacce di lotta armata: “Non mi farò intimidire”

ROMA – Una lettera di “avvertimento” è stata recapitata per posta al vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel suo ufficio a Palazzo Chigi. La lettera è stata già segnalata alle forze di sicurezza.

La missiva è intestata “Global movement against the nazi-zionist terrorist state of Israel for the liberation of Palestine’, (Movimento globale contro il nazi-sionista terrorista stato di Israele per la liberazione della Palestina) mentre sulla busta, dove si indica il mittente, c’è un nome, A.F., e un indirizzo di Bologna.

Da domani – si legge nel testo – utilizzeremo la forza armata per colpire tutti gli interessi dello Stato terrorista di Israele, accusato a livello internazionale di crimini di guerra e genocidio, comprese le sue ambasciate, i suoi musei e tutte le attività e raduni in tutto il mondo”.

Il messaggio è stato rilanciato anche su alcuni canali social torinesi legati al Fronte della Gioventù comunista FGC. In cui si annuncia, al grido di “facciamoli spaventare” un corteo in programma venerdì.

La risposta del vice premier non si è fatta attendere:Non mi farò intimidire dalle minacce. Ma considero preoccupante il clima d’odio, anche personale, frutto di calunnie e falsità da parte di presunti intellettuali. Basta cattivi maestri che fomentano la violenza indicando obiettivi da colpire. Continueremo a lavorare per la pace”. La replica di Tajani arriva in risposta a un tweet del professor Alessandro Orsini, che attacca il titolare della Farnesina riferendosi a lui come “Antonio Netajani”, “alleato strettissimo” di Israele “uno Stato terrorista”. “Musk e Netajani. Nessun cittadino americano può dire all’Italia cosa fare… In pubblico. In privato, invece, si riga dritto”, le parole di Orsini.