Residenti e commercianti chiedono l’installazione di telecamere e maggiori controlli per un “ritorno alla civiltà” nel cuore di Viterbo
VITERBO – Sono sempre più le voci di commercianti e residenti che lamentano di una totale assenza di controlli nel centro storico dove la “sosta selvaggia” è una questione che rimane sempre aperta, aggravandosi ulteriormente con l’arrivo delle feste.
Come ci riportano vari cittadini e anche alcuni commercianti: “A volte non riusciamo a uscire nemmeno di casa (o dal negozio, ndr) perché abbiamo delle automobili o dei furgoni piazzati davanti all’entrata”. Sul fatto è stato più volte chiesto l’intervento della polizia locale, anche tramite PEC.
Quello che molti cittadini chiedono, così come vari imprenditori, è l’installazione di telecamere in grado di “pizzicare i furbetti” sul fatto, come quelle utilizzati per i varchi. Troppo spesso infatti, come riportano, capita che la polizia locale non riesca a intervenire celermente, arrivando quando ormai la persona che aveva lasciato il mezzo in zone troppo scomodo se ne era andato. Un problema che poi, sistematicamente, torna a presentarsi nei giorni seguenti, in maniera reiterata e continua.
“Ci sarebbe da fare un posto carico e scarico in zona – consiglia una commerciante dell’area – magari su Piazza della Repubblica o su Largo Marconi, così da disincentivare certi comportamenti e, allo stesso tempo, garantire a chi lavora un’area di sosta adibita”. Dichiarazioni che trovano molti consensi ed eco tra altri imprenditori e cittadini che notano la problematica quotidianamente.
Il problema, che si estende per quasi tutto il centro storico, si focalizza poi in zone come Via Marconi (dove la sosta impedisce il passaggio di auto e pullman) e zone limitrofe, causando non pochi problemi alla viabilità del posto.
Sul fatto, ancora una volta si attende un intervento “strutturale” e continuativo e non “spot”, come molti sottolineano. “Questo perché – ci spiega una residente – una giornata passare a fare le multe, purtroppo, non è in grado di insegnare la civiltà a certi individui”.