L’assessore regionale Maselli ha spiegato che la riduzione del fondo è stata una scelta obbligata per questioni di bilancio
ROMA – Caos nella regione Lazio dove ieri è stato il “click day” per il bonus asili nido efamily, una misura che fino all’anno precedente aveva visto un finanziamento di 11 milioni ma che, quest’anno, è stato tagliato a poco meno di 5 milioni dall’attuale maggioranza.
La protesta è subito montata via social da parte delle famiglie, che hanno accusato la Regione di non essere accanto alle famiglie. “Hanno completamente tradito le nostre aspettative. E questo sarebbe il governo che vuole tutelare famiglie e natalità?”.
Tra i genitori, c’è chi dovrà ora fare scelte molto difficili. Ritirare i bambini dall’asilo nido, rinunciando a lavorare, o iscriverli altrove, nella speranza – assai remota – di trovare posto da qualche altra parte. L’alternativa è pagare la differenza, qualche centinaio di euro che moltissime famiglie non possono però permettersi, poiché molte sono state costrette a iscrivere i figli a nidi convenzionati o privati poiché i pubblici erano già stracolmi.
Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio, ci ha spiegato che “La riduzione dei fondi stanziati è stata necessaria per esigenze di bilancio, ma per l’anno prossimo, e anche per il 2026, sono già stati garantiti gli 11 milioni, come era stato per l’anno 2023/24. Nel frattempo, altri fondi come quelli statali o europei possono venire incontro alle esigenze delle famiglie“.
Inutile dire che i genitori difficilmente accetteranno di buon grado questa dichiarazione e, anzi, sono già moltissimi quelli che minacciano ricorsi legali e proteste.
Innumerevoli, come confermato, sono già state le mail di protesta inoltrate agli uffici competenti, ora sommersi di reclami. I numeri stimati, di famiglie tagliate fuori, sarebbero inoltre pesantissimi: circa il 90%.
Come a molti è stato risposto, tuttavia, “Si conferma che sono state già acquisite domande per importi superiori alla dotazione disponibile. Lo sportello di presentazione, per prassi, viene chiuso per evitare un eccessivo numero di richieste che non potranno essere valutate per l’esaurimento dei fondi e l’onere ai cittadini richiedenti di presentare istanze che non potranno essere considerate. In ogni caso la Regione Lazio si riserva di riaprire lo sportello di presentazione in caso di disponibilità di ulteriori risorse, dandone opportuna comunicazione nelle stesse modalità“.
La situazione era stata inoltre aggravata dal collasso della piattaforma efamily, non progettata per resistere “all’assalto” dei genitori che nella giornata di ieri hanno cercato di accedere inutilmente mentre il sito era in panne. Circa 1700, tuttavia, sono state le richieste ricevute e accettate dal sito. 1700 fortunate famiglie che potranno ora sperare di ricevere parte del finanziamento.