Viterbo – Scuola sottoufficiali: i nuovi marescialli del XXV Corso “Dovere” alla consegna dei gradi

Il Capo di Stato Maggiore Masiello: “Non ci sono ricette sullo scaffale per essere bravi Comandanti. Non abbiate paura di cambiare e di sbagliare. Siate onesti e giusti”

VITERBO – Si è svolta ieri mattina, presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito, la cerimonia di consegna dei gradi di Maresciallo agli Allievi del XXV Corso “Dovere”.

La cerimonia, svoltasi al cospetto della Bandiera di Istituto, decorata di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito e di Medaglia d’Argento al Merito Civile, è stata impreziosita dalla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.

Come è ormai tradizione, i familiari degli Allievi hanno partecipato attivamente alla cerimonia, apponendo il grado sulle spalline dei neo Marescialli, a dimostrazione della condivisione della scelta fatta e dell’orgoglio per il raggiungimento di questo ambito traguardo.

La cerimonia è stata caratterizzata, inoltre, dal passaggio della “stecca” dagli Allievi del Corso anziano ai giovani colleghi del XXVI Corso “Fermezza”, un gesto simbolico carico di significato, che rappresenta la trasmissione dei valori e il senso di appartenenza, emblema del legame che unisce generazioni di Sottufficiali e sottolinea l’importanza della coesione e della continuità all’interno dell’Istituto.

Il Generale Masiello, nel corso della sua allocuzione ha detto: “I nostri giovani sono il bene inestimabile per tutti e l’investimento più prezioso per il futuro dell’Istituzione e del Paese. Non ci sono ricette sullo scaffale per essere bravi Comandanti. Non abbiate paura di cambiare e di sbagliare, perché questo toglie ossigeno all’innovazione e noi abbiamo bisogno disperatamente di innovazione non solo tecnologica ma anche culturale. Non servono Comandanti che si preoccupino ma Comandanti che si occupino. Siate onesti e giusti, maggiore sarà la vostra integrità, più grande sarà la vostra autorevolezza e più forte la vostra personalità e il vostro carisma, sappiate crescere a “pane e addestramento” e pretendete dai vostri soldati che siano addestrati.

Non preparatevi per le cose più semplici, perché quando arrivano le cose difficili non si è pronti e ci si fa sorprendere, sappiate essere sempre giovani nell’animo e vivere ogni giorno con la passione con cui avete affrontato in questi poco più di due anni, infine, sappiate essere sempre soldati fra soldati. Non deludetemi!”.

L’evento ha visto la consegna, da parte delle autorità intervenute, del grado di Maresciallo agli Allievi primi classificati nella graduatoria di merito al termine del biennio formativo, oltre ad alcuni premi ai frequentatori, particolarmente meritevoli, distintisi nelle discipline universitarie, militari e nelle attività ginnico-sportive.

Presenti, inoltre, il Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna e diverse autorità civili e militari. Tra queste, la sindaca Chiara Frontini, il Prefetto, Gennaro Capo, il vescovo della città di Viterbo S.E.R. Monsignor Orazio Francesco Piazza e il rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Stefano Ubertini.

Al termine della cerimonia, il Capo Corso, neo promosso Maresciallo Giuliano Giambruno, ha donato il crest del XXV Corso al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, quale ringraziamento per essere stato presente a un evento così importante nel percorso professionale di ciascun militare. Si chiude un biennio formativo molto intenso per i frequentatori del XXV Corso, che si accingono a frequentare la fase di specializzazione presso le Scuole/Comandi d’Arma e Specialità, prima di essere assegnati ai reparti operativi di tutta Italia.