Due soli posti riservati, lontani dalla stazione e circondati da buche improponibili, ma non manca il bike sharing
VITERBO – Stazione di Porta Fiorentina e Viale Trento, una delle zone meno sicure e più degradate della città restano “sorvegliati speciali” da parte delle forze dell’ordine mentre sempre più cittadini manifestano il loro disappunto per la mancanza di servizi essenziali: tra tutti, i posti auto riservati ai diversamente abili.
“Nella zona ce ne sono appena due – ci spiega una persona con handicap – spesso sono occupati da chi non ne ha diritto e, per giunta, sono lontani dalla stazione e circondati da buche gigantesche”.
La zona, effettivamente, non eccelle per il decoro. Da molti anni, troppi, si attende una vera e propria riqualificazione, con i residenti che lamentano assenza di luci adeguate, marciapiedi invasi giorno e notte da “persone poco inclini a osservare le regole”, spacciatori, e un ripristino del manto stradale, devastato in sempre più punti.
“Il vero handicap è essere un disabile e vivere in questa città – ci racconta un’altra persona che percorre spesso quella strada in carrozzina – non c’è riguardo per chi deve salire sul treno e ha problemi di deambulazione. Marciapiedi distrutti, asfalto pieno di voragini e posti auto insufficienti sono tre dei problemi quotidiani che dobbiamo affrontare, nel totale silenzio di chi ci governa e di chi ci ha governato prima”.
I problemi della zona, infatti, risalgono a molti anni addietro. Non si tratta di “un’esclusiva della giunta Frontini”, ma in molti avevano sperato che il “vento del cambiamento” sarebbe arrivato con questa nuova amministrazione. Purtroppo non è stato così e i problemi permangono, anzi, si moltiplicano. La sicurezza dell’area di Porta Fiorentina è sempre più scadente, come sottolineato anche dalla Questura di Viterbo, che continua a effettuare controlli mirati e periodici nella zona, in primis per il contrasto allo spaccio di droga. Un vero e proprio flagello, alimentato da un degrado costante e dalla mancanza di telecamere e adeguata illuminazione.
“Chi ha problemi di deambulazione, qui, è abbandonato a se stesso – ci rivela un’altra persona con handicap – non si trova mai posto e chi è da solo deve farci decine e decine di metri a piedi, quando dice bene, prima di raggiungere la stazione. Perché non vengono riservati ulteriori posti? Due sono davvero insufficienti e sono anche lontani”.
In compenso, proprio davanti alla stazione, è stata da non molto tempo installata una stazione di bike sharing, apparentemente mai entrata in funzione e sfornita di biciclette.
“Se c’erano se le saranno rubate gli avventori della zona – ci spiega un pendolare, infastidito dal degrado della zona – era meglio lasciare due parcheggi in più”.
Anche i posti auto riservati alle forze dell’ordine sono molti. Se ne contano almeno sei, ma raramente è possibile vedere più di una pattuglia alla volta.
La palla viene ora passata all’amministrazione, che più volte ha dimostrato di essere totalmente consapevole della situazione. Un intervento è atteso da tempo, anche se – a dirla tutta – non sembra tra gli obiettivi a breve termine.