Voragini nascoste, fili elettrici scoperti, illuminazione mai finita di installare e spaccio: un problema quotidiano di sicurezza che si riversa sulle famiglie del quartiere
VITERBO – Ci troviamo nel parco del Murialdo, per l’esattezza quello conosciuto per ospitare “il muro legale”. Un corridoio verde, dotato di una pista di pattinaggio e giochi per bambini, che collega Via Monti Cimini al Parco dell’Aeronautica e a Strada Cimina. Un’area pubblica che potrebbe essere al servizio della comunità locale e dei moltissimi bambini che abitano con le loro famiglie il quartiere, ma che – purtroppo – è invece una trappola mortale.
Voragini al posto di tombini mai chiusi, fili elettrici aperti e ad altezza di bambini e animali domestici, frequentissimi episodi di spaccio e – per alimentare il pericolo quotidiano – pali della luce mai finiti di montare e privi di lampadine. Una ferita aperta in uno dei quartieri più popolati da Viterbo, a pochi passi dalla grande parrocchia del Murialdo, che ospita decine e decine di ragazzi. Una zona verde che potrebbe essere un fiore all’occhiello ma che da tempo immemore è scomparsa dai radar dell’amministrazione, nonostante le ripetute segnalazioni dei residenti.
“Io stesso mi ritrovo qui, di tanto in tanto, per dare una pulita e sistemare qualche buco – ci spiega un residente – ho un bambino piccolo e solo qualche tempo fa stava per finire con una gamba dentro uno dei tanti tombini rimasti aperti. Avrebbe potuto farsi molto male. L’erba alta, tagliata raramente e l’assenza di segnali di pericolo non aiuta. Le poche luci che ci stanno, per giunta, sono accese più di giorno che di notte”.
La testimonianza non è la sola. Anzi. Sono molte le famiglie che affermano di aver più volte inviato lettere all’amministrazione e di aver interpellato la polizia locale. “L’ultima volta è venuto un vigile, dopo che avevo chiamato la stazione – spiega un residente – mi ha dato una mano a riempire una delle buche con dei sassi e della terra, ma questo parco resta una trappola per bambini e animali domestici”.
Tra le problematiche, anche quella dello spaccio tra giovani, a volte giovanissimi. “Li vediamo dalle finestre, a volte chiamiamo carabinieri o polizia – ci dice ancora un altro residente, che dalla finestra di casa può osservare il parco – ma tanto tornano il giorno dopo. Probabilmente sono solo canne, ma non è un bello spettacolo. Dovrebbe essere un posto per famiglie e bambini, ma a volte diventa un ritrovo per gente poco raccomandabile, soprattutto di sera, quando le luci sono praticamente assenti e il buio li aiuta a nascondersi”.
La striscia verde, tuttavia, sulla carta offrirebbe molti servizi. Giochi per bambini, panchine per riposare, un’area di pattinaggio e molte centinaia di metri per correre e fare jogging e altre attività sportive. “E’ un peccato vederla così abbandonata – rivela una signora che spesso porta là il cane per passeggiare – sarebbe un parco grande e molto bello, collegato al Parco dell’Aeronautica, che è generalmente molto più sotto controllo e curato. Anche il muro, una volta era un ritrovo per ragazzi che dipingevano i loro murales. Ora è più facile che sia frequentato la sera tardi e di certo non da ragazzi per bene”.