Chissà se l’ex assessore Valeriani sentirà il bisogno di fare una Commissione Trasparenza sul ruolo di Federica Giglio e la sua sottoposta Francesca Vanni. Il caso del finanziamento da 270mila euro per promuovere la differenziata
ROMA – Si fa sempre più intricato il nodo che lega il finanziamento da 270mila euro destinato al Comune di Ciampino per incentivare la raccolta differenziata e un presunto conflitto di interessi che coinvolge figure di spicco della Regione Lazio.
Il bando regionale, del valore complessivo di 9,3 milioni di euro, è stato pubblicato il 26 novembre scorso per premiare i 44 comuni del Lazio con progetti meritevoli. Tra i vincitori figura il Comune di Ciampino, dove Federica Giglio, dirigente regionale del settore Pianificazione Rifiuti Urbani, ricopre anche il ruolo di assessore all’Ambiente.
1. Bando 26 novembre 2024 Burl regione LazioUna commissione tecnica e un finanziamento che sollevano dubbi
A gestire il bando è stata una commissione tecnica regionale istituita il 31 luglio 2023 dalla Direttrice dell’Area Rifiuti Lazio, Wanda D’Ercole.
2. Istituzione Commissione 31 luglio 2024La commissione è composta da cinque membri: la stessa D’Ercole, in qualità di presidente; l’ingegnere Margherita Gubinelli, dirigente degli Affari Generali della Direzione Regionale Ciclo dei Rifiuti; Fabio Panci, responsabile dell’Area Programmi di Aiuto di Lazio Innova S.p.A.; e due esperti individuati dalla Direzione Rifiuti, Claudio Bicocchi e Francesca Vanni.
Le perplessità sorgono proprio intorno al ruolo di Francesca Vanni. Dipendente della Direzione regionale Area Ciclo dei Rifiuti, Vanni è subordinata alla dirigente Federica Giglio, che non solo supervisiona il settore Pianificazione Rifiuti Urbani, ma è anche assessore all’Ambiente del Comune di Ciampino, beneficiario di uno dei finanziamenti del bando. Una coincidenza che non può passare inosservata.
Giglio, tra Regione e Comune di Ciampino
La doppia veste di Federica Giglio pone seri interrogativi. Come dirigente regionale, Giglio ha un ruolo decisionale strategico sui progetti di pianificazione rifiuti, ma, come assessore all’Ambiente a Ciampino, si troverà a gestire direttamente i 270mila euro assegnati al comune in cui opera politicamente. Questa sovrapposizione di ruoli sembra configurare un evidente conflitto di interessi, come sancito dalle normative italiane e dalle Linee Guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac).
Domande senza risposta
Restano inevasi diversi interrogativi:
- Francesca Vanni era consapevole che la sua dirigente, Federica Giglio, ricoprisse il ruolo di assessore a Ciampino?
- Giglio ha informato la direttrice Wanda D’Ercole di questa situazione di conflitto di interessi?
- Wanda D’Ercole, dal canto suo, era al corrente che l’esperta da lei nominata in commissione fosse una diretta subordinata di Giglio, e che quest’ultima fosse assessore di uno dei comuni vincitori del bando?
Una Regione con voragini di bilancio: l’eredità della giunta Zingaretti
Questo episodio getta nuova luce sulla gestione della regione Lazio negli ultimi anni, segnata da scelte che hanno portato enormi squilibri finanziari. La passata amministrazione, guidata da Nicola Zingaretti, ha lasciato in eredità bilanci pesantemente compromessi. Le scelte politiche dell’ex presidente, spesso orientate più al consenso che all’efficienza amministrativa, hanno contribuito a un clima di opacità nella gestione delle risorse pubbliche.
Non meno rilevanti sono le responsabilità dell’allora assessore regionale Massimiliano Valeriani, oggi presidente della Commissione Trasparenza. Durante il suo mandato, Valeriani ha promosso politiche che, invece di risanare i conti, hanno ampliato i debiti e appesantito la macchina amministrativa. La gestione dei rifiuti, in particolare, è stata caratterizzata da scelte discutibili e spesso incoerenti, con ripercussioni evidenti sulle casse regionali.
Mancato coinvolgimento dell’Anac: un vuoto preoccupante
Nonostante il valore complessivo del bando, pari a 9,3 milioni di euro, e il suo potenziale impatto sull’economia regionale, non è stato richiesto alcun parere preventivo all’Anac né all’Ufficio Prevenzione Corruzione della Regione Lazio. Una grave mancanza, soprattutto alla luce delle recenti Linee Guida dell’Anac, che richiedono una vigilanza stringente su situazioni anche solo potenzialmente conflittuali.
L’incarico “in prestito” di Giglio: una posizione delicata
A complicare ulteriormente la posizione di Federica Giglio c’è la sua nomina come dirigente regionale “in prestito” dal Comune di Albano Laziale. Il comando temporaneo, iniziato nell’ottobre 2022, scadrà nel 2025, salvo proroghe. Questa condizione rende ancora più importante garantire trasparenza e imparzialità nel suo operato.
La Commissione Trasparenza interverrà?
Ora tocca alla Commissione Trasparenza, presieduta da Valeriani, fare chiarezza su questa intricata vicenda. Tuttavia, considerando il ruolo dell’ex assessore nella passata giunta, viene naturale chiedersi se Valeriani sarà realmente in grado di condurre un’indagine imparziale.
In un momento in cui i cittadini chiedono maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione pubblica, questa vicenda rappresenta un banco di prova per le istituzioni regionali e il loro impegno nella tutela dell’interesse collettivo.