Opposizioni e associazioni sul piede di guerra: “Hanno mentito alla città e al consiglio comunale, dimissioni subito”
TERNI – Come se non bastassero gli sgambetti dentro al PD, nazionale e locale, proseguono i rimpalli tra Governo (Ministero dell’Interno) e Comune di Terni sui conti di Palazzo Spada. L’ultima parola sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale, il cosiddetto “predissesto”, sarà della Corte dei Conti dell’Umbria. Almeno così si spera. Il parere del Ministero dell’Interno infatti non è vincolante e, per come è formulato, è ampiamente interpretabile e quindi idoneo ad un successivo “aggiustamento”.
L’unica cosa interessante di questa noiosa procedura burocratico-contabile sono i retroscena politici che fanno da sfondo a decisioni, solo all’apparenza, di natura prettamente tecnica.
Assai avventate, col senno di poi, furono le dichiarazioni ottimistiche rilasciate dall’assessore comunale al ramo, Vittorio Piacenti d’Ubaldi, sul via libera al Piano di Riequilibrio presentato dal Comune di Terni al Ministero dell’Interno. Oggi infatti emerge tutto il contrario: il piano viene bollato come “non adeguato” alle prescrizioni normative e alle linee guida della Corte dei Conti. Forse delle informazioni rassicuranti in tal senso erano arrivate all’assessore (e al Sindaco). Forse si è trattato di uno “scherzo da prete” all’assessore al bilancio, fresco di archiviazione nell’Operazione Spada?
M5S: DIMISSIONI SUBITO – “La Giunta ha nuovamente mentito alla città, per questo crediamo che la fine della consiliatura sia ormai improcrastinabile. Il Sindaco Di Girolamo deve immediatamente rimettere il proprio mandato avendo ormai rotto oltre ogni evidenza il rapporto di fiducia con i cittadini”. Così Thomas De Luca, capogruppo del M5S al consiglio comunale di Terni.
Il consigliere pentastellato ricorda che, lo scorso 20 giugno, l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi rilasciava queste dichiarazioni pubbliche: “le prime comunicazioni che arrivano dal Ministero, dalla Commissione deputata ci dicono che il Piano di riequilibrio finanziario del Comune di Terni è fattibile. Si tratta di un parere autorevole, che conferma che il percorso tracciato è quello giusto”.
“Oggi – dice De Luca – si palesa una verità che è l’esatto opposto di quanto comunicato all’opinione pubblica. Quello che abbiamo ripetuto incessantemente ormai da quasi un anno si è rivelato corrispondente alla realtà: il piano è stato giudicato non conforme alle disposizioni normative di riferimento, incerto nella quantificazione dei debiti e inadeguato nella garanzia delle coperture agli stessi”.
De Luca sottolinea che da questa situazione “emerge l’irresponsabilità con cui questa Giunta ha voluto ostinatamente andare avanti contro ogni logica e contro gli interessi della città. A pagare saranno nuovamente i cittadini con un dissesto strutturale dell’ente disastrosamente peggiorato nel corso degli ultimi mesi, ormai compromesso. Andare avanti fino alla pronuncia della Corte dei Conti dopo l’inequivocabile parere da parte del Ministero vuol dire continuare il gioco sporco sulle spalle dei cittadini, per cercare di aggrapparsi ad ogni ultimo disperato tentativo di rimanere incollati alla poltrona”.
CECCOTTI (PROGETTO TERNI) – “Dopo aver comunicato alla città ed al consiglio comunale la falsa notizia dell’accoglimento dell’irrealizzabile Piano di riequilibrio da parte del Ministero degli Interni, riteniamo che l’unica soluzione possibile per sistemare le cose, vista la risposta comunicata ufficialmente oggi dalla commissione ministeriale, che dice chiaramente che il Piano presentato non è realizzabile, siano le immediate dimissioni del sindaco Di Girolamo, non essendoci più gli estremi per gestire i debiti dentro e fuori il bilancio del Comune di Terni”. Lo dichiara Giovanni Ceccotti di ‘Progetto Terni’ che invita il sindaco a dimettersi “nel più breve tempo possibile, per dare finalmente alla città la consapevolezza della reale situazione. Dimostrare adesso quel senso etico proprio di chi consapevolmente riconosce i propri errori”.
“Non ci sono più alibi – dice Ceccotti – è necessario il ricorso a qualcuno che, in modo indipendente e competente, sia in grado di mettere in sicurezza i conti del Comune, garantendone il normale, corretto e legale funzionamento fino alle prossime elezioni. Giriamo pagina, giriamo questa bruttissima pagina della Città di Terni”.