“Pronti a collaborare con i comuni anche nella manutenzione delle strade, ma necessarie le convenzioni”
ACQUAPENDENTE – “Il consorzio non fa le strade. O meglio, se possibile faremo anche quelle, ma è chiaro che da oggi, come previsto per legge, ogni intervento di rifacimento o manutenzione stradale dovrà essere regolamentato attraverso la sottoscrizione di apposite, specifiche convenzioni”.
Così Luciana Selmi, commissario del consorzio di bonifica Val di Paglia, ai sindaci che hanno partecipato al tavolo organizzato ad Acquapendente per un confronto sulla programmazione delle attività consortili a beneficio degli utenti e delle comunità locali.
Un modello di collaborazione virtuoso, con la garanzia della assoluta parità di trattamento e rotazione tra i comuni, accolto e condiviso dai sindaci di Onano, Gradoli, Bolsena, Acquapendente, Grotte di Castro e Latera presenti all’incontro. “Non ignoro le difficoltà finanziarie con le quali siete costretti a confrontarvi.
Stipuleremo convenzioni agevolate, abbatterò quanto più possibile gli oneri finanziari a vostro carico, ma ritengo opportuno chiarire che anche il consorzio – ha precisato Selmi – deve operare secondo criteri di economicità e nelle condizioni di assoluta legalità e trasparenza.
Il Val di Paglia è un ente pubblico che, in quanto tale, deve gestire correttamente i propri uomini, i propri mezzi e le proprie risorse economiche”.
Il commissario ha annunciato agli amministratori che in questi giorni i mezzi consortili procederanno allo sfalcio della vegetazione lungo i cigli stradali per garantire la sicurezza della circolazione automobilistica e prevenire incendi che, per effetto della prolungata siccità, potrebbero avere effetti devastanti sull’ambiente, sull’ecosistema e sulle coltivazioni.
“Le nostre priorità sono il servizio irriguo, le opere di bonifica, la salvaguardia del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico. Ma il consorzio è anche una risorsa delle comunità locali, per cui offro la mia piena disponibilità a collaborare con i comuni nell’interesse della collettività. Il Val di Paglia, come tutte le bonifiche, non opera a fini di lucro.
Tutte le entrate che riuscirò ad incamerare – ha concluso Selmi – saranno spese fino all’ultimo centesimo per finanziare e sostenere ogni intervento che risulterà utile per qualificare i servizi all’utenza, migliorare la fruibilità e la sicurezza del territorio consortile”.