Attacco frontale dei Democratici alle compagini dell’opposizione che hanno scelto di non presenziare al consiglio straordinario odierno
VITERBO – Consiglio straordinario di fuoco, quello di stamattina, dove amministrazione, Provincia, rappresentanti delle famiglie e dei docenti e (parte) della Regione si è riunita per discutere sul rischio di smembramento dell’Istituto Carmine, la scuola che al suo interno accoglie il maggior numero di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES).
Un consiglio, tuttavia, al quale parte dell’opposizione e delle parti in gioco ha scelto di non presenziare perché reputato “strumentale” (nel particolare parliamo dei consiglieri di Fratelli d’Italia e Lega, di Giulio Marini, e dei consiglieri regionali Daniele Sabatini e Giulio Zelli).
Come evidenziato da Alessandra Troncarelli (PD): “Chi ha scelto di smembrare l’Istituto Carmine oggi non è presente e mi dispiace, perché in questi casi bisognerebbe sempre metterci la faccia, quantomeno per presentare le proprie motivazioni”.
Un attacco duro, quello della consigliera d’opposizione, che ha criticato l’assenza dei sopraccitati in quello che è stato definito da tutti i presenti, sindaca Chiara Frontini compresa “un momento cruciale per la città”.
“Non si può dire che non ci si presenta perché questo consiglio è ‘strumentale’ – ha proseguito Troncarelli – Strumentale cosa? Qui ognuno è intervenuto per parlare in nome di famiglie, presidi, insegnanti e il nostro ruolo ci impone di essere presenti, in questi momenti. Questo vuol dire essere un amministratore”.
Troncarelli, continuando, non ha mancato di sottolineare come i punti di incontro tra lei e la prima cittadina Chiara Frontini, sua ex avversaria alle elezioni per il ruolo di sindaco di Viterbo, siano tutt’ora pochi, “ma oggi si parla per difendere il territorio e serve unità”.
“Questa scelta della Regione è scellerata – ha proseguito la consigliera Dem – Anche a livello regionale abbiamo presentato un emendamento per evitare tutto questo, ma è stato bocciato. Differente storia per la città di Latina, dove un medesimo emendamento è stato approvato, ma in quel caso il consigliere era di centrodestra. A cosa è dovuto questo? Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti di tutti”. Una riflessione, la sua, che è stata ripresa più volte anche dagli altri presenti, come la consigliera Maria Rita De Alexandris, e che non ha mancato di sottolineare come – almeno apparentemente – ci siano dei “favoritismi” per un territorio (quello di Latina) e nessuno per l’altro (la Tuscia).
“Secondo il presidente Rocca questa sarebbe una polemica stucchevole – ha concluso Troncarelli – ma quando si parla di scuola si parla di una seconda casa per gli studenti, a maggior ragione l’Istituto del Carmine ha più studenti con BES delle altre. E allora perché si colpisce sempre le fasce più deboli? Se il Tar ha sospeso la delibera regionale, che non coinvolge tutta il territorio della Regione ma solo quello della Tuscia, forse c’è qualcosa che in quella delibera non funziona e noi continueremo a batterci per dimostrarlo”.