Viterbo – Disabili, anziani e pazienti della Cittadella senza posti auto: “Qui è un inferno e ci dicono di andare in bicicletta”

Chi deve prendere il treno, chi deve fare una visita, chi deve andare a lavoro. La zona del “Palazzo di Vetro” è un purgatorio dantesco dove migliaia di cittadini, giornalmente, impazziscono alla ricerca di un parcheggio

VITERBO – Nel capoluogo bisogna andare a piedi, al limite in bicicletta e magari usufruendo di un comodissimo – ma ancora non funzionante – sistema di bike sharing. Peccato, che la realtà, sia un’altra, come ben viene evidenziato dai cittadini che giornalmente devono affrontare quel Purgatorio chiamato zona Pietrare.

Un quartiere al collasso, ricco di servizi essenziali (in primis la Cittadella della Salute, ma anche l’unica vera stazione di Viterbo, quella di Porta Romana) ma che non offre un numero sufficiente di posti auto.

Chi entra in questo triangolo delle Bermude, sa di entrare ma non sa se riuscirà a uscire. Pazienti della Asl, disabili, pendolari, residenti della zona, impiegati, clienti degli esercizi commerciali che faticano a resistere… la lotta giornaliera è pressoché insostenibile. “Stiamo girando da 25 minuti, abbiamo anche il cartellino per il posto auto dei disabili, e non si trova un posto neanche a pagarlo – ci racconta una cittadina che deve raggiungere la Asl con il padre, portatore di handicap – La visita era 5 minuti fa, e dubito che riusciremo a parcheggiare entro breve. Una persona disabile cosa deve fare?”.

Tra parcheggi inventati, fuori dalle strisce, in divieto di sosta e addirittura in mezzo alle due corsie di marcia, persone infuriate suonano il clacson e attendono pazientemente. Tra loro c’è chi sta perdendo un treno, chi aveva una visita – come nel caso sopraccitato – chi sta facendo tardi al lavoro e chi, semplicemente, sta cercando il posto meno lontano per raggiungere casa.

Presto, come se non bastasse, verrà riaperto il supermercato del “Palazzo di vetro”. Un esercizio fondamentale per la zona, ma che – inevitabilmente – porterà ulteriore complicazioni. I posti auto interrati, infatti, una volta a diposizione dei clienti del supermercato, sono ormai ridotti all’osso a causa dei dipendenti Asl e Talete, che qui possono e devono lasciare le loro auto per recarsi al lavoro. Lo stesso Piazzale Africa, da sempre una zona dove veniva chiuso un occhio, diverrà un parcheggio a pagamento gestito da Francigena.

Piazzale Romiti, poco distante, è ovviamente un discorso a parte. Un altro chiaro segnale di come sicuramente il numero delle auto a Viterbo sia in costante aumento (ci sono sempre più cittadini maggiorenni e gli anziani, fortunatamente, sono sempre più longevi) e di come nessuno stia ragionando, seriamente, sulla questione posti auto.

“Si pensa al verde, alle ciclabili, alla mobilità sostenibile – ci dice un cittadino – tutte cose bellissime, ma prima andrebbero aperti gli occhi sulla realtà dei fatti: servono parcheggi, o quantomeno una differente gestione del traffico. Ma non oggi, ormai è già troppo tardi, serviva ieri, perché anche l’area sud di Viterbo è al collasso, non solo quella nord dei centri commerciali”.