Tarquinia – Ricordi ed emozioni al primo concerto del restaurato organo di Morettini

Una chiesa gremita sulle note del più grande organo antico della provincia realizzato da Nicola Morettini di Perugia

TARQUINIA – Torna all’antico splendore lo storico organo del Duomo. Ad accoglierlo, sabato 8 febbraio, nonostante la pioggia battente, una concattedrale gremita di persone che ha partecipato al rito della benedizione e al concerto inaugurale tenuto dal maestro Luca Purchiaroni.

“Viviamo un giorno di gioia e di Grazia in questo stupendo Duomo”.

Così il vescovo Gianrico Ruzza ha dato il via alla festa dello spirito.

«Le note musicali – ha auspicato Ruzza – siano di aiuto alla preghiera, siano anticamera alla contemplazione del Mistero, siano veicolo di speranza per i cuori. Il valore assoluto della musica nella liturgia deve far riferimento alla tradizione spirituale, culturale, artistica della fede e della tradizione della nostra Città. La musica sia espressione di libertà, di mitezza e di perseveranza, di profondità e di letizia. Essa è una parte dell’alfabeto con cui Dio parla al nostro cuore».
Dopo la benedizione l’organo è tornato a vivere, in un crescendo di armonia e di potenza. Il Maestro Purchiaroni ha introdotto ciascun brano spiegando quali e quante tonalità possono essere espresse dall’organo, dalla delicatezza dei flauti sino alla maestosità delle trombe e dei tamburi.

Egli ha incantato i presenti in una selezione di brani – tra gli altri – di Bach, Mozart, Handel, Karg-Elert, in grado di far vibrare l’enorme potenzialità espressiva e varietà di timbri di uno strumento straordinario.

Al termine, Rachele Giannini, ha illustrato il lungo restauro, affidato alla ditta Giuseppe Fontana, confermando con la sua determinazione l’infaticabile e preziosa opera svolta dall’ufficio Beni Culturali della Diocesi.

Quindi i ringraziamenti del prof. Tiziano Torresi, direttore dell’ufficio Cultura della Diocesi, che ha tra l’altro richiamato le tante generazioni di giovani tarquiniesi che all’organo del Duomo, prima dell’elettroventilatore, hanno pedalato per gonfiare d’aria il mantice:

«Una catena invisibile di affetto e riconoscenza ci lega al passato – sono state le sue parole – e il nostro compito è custodire i capolavori dell’ieri e riconsegnarli al futuro con passione e competenza. È una vocazione alla tutela della bellezza alla quale tutti ci sentiamo evocati e che possiamo realizzare soltanto insieme, come comunità».

Con il concerto inaugurale ha preso il via Festival “Iubilemus Deo”, una rassegna di concerti d’organo realizzata grazie alla partecipazione della Regione Lazio, al patrocinio del Comune di Tarquinia e della Provincia di Viterbo e al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, dell’Accademia Tarquinia Musica, del Lions Club di Tarquinia e di Unicoop Tirreno. L’appuntamento è sabato 15 febbraio alle 18.30 con il concerto di Paolo Bottini.
Al termine, Luca Purchiaroni ha offerto un commovente omaggio alla memoria dell’indimenticabile maestro Leandro Piccioni, eseguendo in modo magistrale il celebre brano “Gabriel’s Oboe” di Morricone. Mirabile corona di una serata che resterà nella memoria di tutti.