MILANO – Un adolescente di 15 anni con una forma di autismo severo è stato rifiutato da 31 scuole di Milano.
La famiglia, già a ottobre, si era rivolta al Servizio orientamento scolastico del Comune per gli alunni con sostegno, ma da tutte le scuole contattate oltre 30, hanno ricevuto solo rifiuti. Le motivazioni? “Non abbiamo le strutture adeguate e il personale” e “abbiamo già troppi ragazzi disabili, non riusciamo a prenderci cura di tutti”. Queste le risposte più diffuse, ricevute dalla maggior parte delle scuole, ma c’è anche chi non ha risposto affatto. E a nulla sono valsi i tentativi di provare con scuole private. “Non immaginavamo – commentano i genitori – che alla scuola fosse permesso di scegliere i propri alunni. Ma essere scartati a priori è esattamente quello che è successo a noi e a molte altre famiglie”.
I genitori hanno deciso di raccontare la storia del figlio al Corriere della sera, non solo per lui, che “vede svanire il proprio futuro”, ma “per tutti i ragazzi che rischiano di restare senza il futuro positivo cui potrebbero, nonostante tutto, ambire”.
Il ministro Valditara avvia un’indagine: “La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni”.
“Ho dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita sul caso relativo al rifiuto di 31 Scuole superiori di accogliere un ragazzo con forma grave di autismo. La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni. Non è tollerabile che episodi come questo accadano in un sistema educativo che deve garantire il diritto all’istruzione a ciascun alunno, indipendentemente dalla sua condizione. Ci impegniamo a trovare una soluzione adeguata”.