VITERBO – Chiesta una condanna a un anno e quattro mesi per Alessio Denocenti, 47enne di Viterbo, accusato di aver partecipato alla maxi rissa scoppiata il 26 aprile dello scorso anno in piazza del Sacrario.
Ieri, il giudice Giovanna Camillo ha richiesto al pubblico ministero i filmati delle telecamere di sorveglianza che ripresero l’accaduto. La sentenza è attesa per il prossimo mese. Nel frattempo, rimane in sospeso fino a marzo anche la decisione sul patteggiamento a 9 mesi richiesto da Mohammad Hosseini, 34enne afgano, difeso dagli avvocati Marco Mazzatosta e Luca Ragonesi.
Durante l’udienza di quattro mesi fa, un agente della questura di Viterbo e un carabiniere del comando provinciale hanno ricostruito l’accaduto, analizzando anche le immagini registrate dalle telecamere di un negozio in via Emilio Bianchi. A fornire dettagli sul movente è stata una testimone di 68 anni: secondo il suo racconto, la lite sarebbe degenerata tra gli adulti dopo un rimprovero fatto da una 36enne alla compagna di scuola della nipote 13enne, in seguito a precedenti battibecchi tra le due adolescenti.
Nei mesi scorsi, per la stessa vicenda, Paolo Trabalzi, 36enne viterbese, ha già patteggiato una condanna a otto mesi. Trabalzi e Denocenti, assistiti dall’avvocato Luigi Mancini, sarebbero arrivati in piazza Martiri d’Ungheria a bordo di un’Audi bianca per difendere i figli da un gruppo di coetanei e dai loro genitori. A quel punto, Hosseini avrebbe reagito attaccando i coimputati e la loro auto con una mazza da baseball. Nel tentativo di allontanarsi, Denocenti si sarebbe messo al volante, investendo il 33enne straniero.