La sindaca di Viterbo promette che la faccenda “case Ater occupate” non terminerà qui. Sono infatti solo cinque, per il momento, gli appartamenti liberati e la situazione a San Faustino resta critica
VITERBO – Si tratta di un’operazione che arriva a seguito di dettagliati monitoraggi e verifiche quella che da questa mattina all’alba ha coinvolto tutte le forze dell’ordine. Tra i presenti anche la sindaca Chiara Frontini, accompagnata dagli assessori Martinengo e Giliberto.
“Attualmente cinque appartamenti sono stati sgomberati – spiega Frontini ai nostri microfoni – Le forze dell’ordine e la polizia locale hanno messo in campo tutto il personale disponibile per far sì che tutto possa svolgersi nel migliore dei modi e senza problematiche”.
Ovviamente, la faccenda non potrà chiudersi qui.
“Si tratta ovviamente di una prima operazione, ma il monitoraggio e il controllo della situazione proseguirà nelle prossime settimane e mesi – prosegue la prima cittadina – Lo dobbiamo a tutti quei cittadini che sono regolarmente in lista e che attendono di essere chiamati da tempo. È giusto quindi che le istituzioni rispondano a questa questione con tutte la credibilità di cui dispongono”.
Sul posto, anche la polizia locale e il comandante Mauro Vinciotti, in quanto le denunce per occupazione abusiva preliminari sono state fatte proprio dagli agenti della locale.
“Su tutti gli appartamenti Ater liberati pendevano denunce per occupazione abusiva fatte dalla polizia locale – chiarisce il comandante della Polizia Locale Mauro Vinciotti – Ater ha portato a termine un complesso procedimento amministrativo che prevedeva come atto finale una diffida ad allontanarsi dall’appartamento che decorso un certo periodo è divenuto esecutivo”.
Nella difficile operazione, che nonostante il fattore “occupazione” ha comportato per diverse famiglie la perdita di un tetto sopra la testa, non è però mancato un enorme fattore umano da parte delle forze dell’ordine intervenute.
“Quando siamo entrati nelle case abbiamo ovviamente prima parlato con le persone occupati – ci spiega ancora Vinciotti – Gli abbiamo comunicato quali erano i provvedimenti delle autorità. Le persone sapevano di essere chiaramente in torto. Nonostante la situazione, tuttavia, parliamo di essere umani e non potevamo di certo abbandonarli. Gli stiamo consentendo di raccogliere le loro cose, chi ha una nuova destinazione che può raggiungere autonomamente lo sta già facendo, chi invece è in difficoltà il Comune non lo lascerà da solo, ma gli fornirà un aiuto provvisorio. Provvisorio perché queste persone è giusto che facciano quello che fanno tutti gli onesti cittadini: trovarsi un impiego e pagare regolarmente un affitto”.
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