Dilagano le minacce social verso il sud in occasione del 1 marzo, quando si terrà la già caldissima partita Napoli-Inter. Un’emergenza vera e propria dove si temono già incidenti e spargimento di sangue
NAPOLI – Sembra una vera e propria dichiarazione di guerra quella che via TikTok hanno lanciato i “maranza”, tra loro moltissimi ragazzi figli di immigrati algerini, tunisini ed egiziani, al Sud Italia. Via social, il loro invito a raggrupparsi e raggiungere la città capoluogo partenopea il primo marzo è diventato virale in fretta, accaparrandosi migliaia e migliaia di like e condivisioni.
La preoccupazione è tanta, anche perché nei video i ragazzi mettono nero su bianco di voler “sfasciare Napoli”, di “voler fargliela vedere a quelli del Sud” e di “mettere a ferro e fuoco tutto”. Preoccupazione che non ha mancato di interessare lo stesso Piantedosi, Ministro degli Interni, che pare sia al corrente della situazione e pronto per intensificare i controlli su strade e stazioni ferroviarie.
La spocchia dei giovani è talmente alta che invitato tutti “a prendere il Frecciarossa, tanto è gratis perché saremo più di mille e faremo come ci pare”.
Dal Sud, ovviamente, arrivano già le prime risposte e non sono di certo confortanti. Quella del primo marzo, che coinciderà con la sfida Napoli – Inter, era già un data da “bollino rosso” sul calendario. Ora si preannuncia una vera guerriglia urbana, con giovani dal sud che vanno a loro volta radunandosi per fermare la marea in arrivo dal nord.
Quello dei “maranza”, nella maggior parte dei casi figli di immigrati, è un fenomeno in preoccupante espansione, caratterizzato da giovani ragazzi, anche giovanissimi, che si vestono con brand di lusso, andando in giro con coltelli e senza il minimo timore della legge. Nei video è più volte ribadito il loro mantra: “facciamo come ci pare”. Un’affermazione che purtroppo, accumuna sempre più giovani in Italia.
Fa riflettere, tuttavia, come siano altrettanti i video dove altri giovani immigrati invitino i loro connazionali a riflettere sulla loro “missione al sud”. L’azione, come giustamente sottolineano in molti, potrebbe tradursi in una guerriglia urbana pronta a sfuggire di mano, con decine di incidenti.