SORA (FR) – Che l’immobile della famiglia Tersigni, affittato alla F Medical Group, fosse abusivo lo scrivevamo da mesi. Ora, dopo i nostri articoli e le pressioni dell’opinione pubblica, la verità inizia a venire a galla. Ma invece di assumersi la responsabilità degli abusi, l’amministrazione ha scelto la solita scorciatoia all’italiana: la sanatoria mascherata da variante urbanistica.
Nel prossimo Consiglio Comunale del 18 aprile, infatti, si discuterà del Programma Integrato “Via Marsicana”, presentato ufficialmente dalla ditta Officina Palleschi C&C s.r.l. ma, guarda caso, riferito anche ad “altri soggetti”… indovinate chi? Esatto: proprio i Tersigni. Ufficialmente non compaiono in prima fila, ma la loro ombra campeggia nel documento.
Il punto all’ordine del giorno recita:
“Verrà esaminato il Programma Integrato ‘Via Marsicana’, proposto dalla ditta Officina Palleschi C&C s.r.l. e da altri soggetti. Si tratta dell’adozione della variante urbanistica al Piano Regolatore Generale, secondo quanto previsto dalla L.R. n. 36 del 2 luglio 1987 e successive modifiche. Il Consiglio sarà chiamato a deliberare i provvedimenti conseguenti.”
Una mossa studiata per far rientrare dalla finestra quello che non poteva passare dalla porta. Perché se oggi si parla di sanatoria, allora ieri – e fino ad oggi – l’immobile era abusivo. E se era abusivo, come sono stati autorizzati i lavori? Con quale titolo? E quei lavori, ora che la variante ancora non è stata approvata, sono da considerarsi abusivi anch’essi?
Domande che restano senza risposta, proprio come quelle già sollevate mesi fa da Etruria News.
In particolare, veniva evidenziato come l’immobile sorga su un’area sottoposta a vincolo cimiteriale, e che la variante al PRG – necessaria per superare questo vincolo – non abbia mai ottenuto il parere favorevole della Regione Lazio. Anzi, un documento regionale relativo a un terreno adiacente aveva espresso parere negativo, proprio in forza dell’articolo 338 del RD 1265/1934.
E mentre le istituzioni giocano a fare finta di nulla, i lavori sono andati avanti. Dopo una breve interruzione seguita alle interrogazioni presentate dalla consigliera comunale Floriana Porretta, le ruspe sono tornate operative. Tutto normale? No. Ma a Sora, evidentemente, le regole valgono solo per alcuni.
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A tutto questo si aggiunge un altro fatto inquietante: mentre si tace sul destino dell’immobile abusivo affittato alla F Medical Group, l’amministrazione provinciale guidata proprio dal sindaco Luca Di Stefano (nonché presidente della Provincia di Frosinone) ha nel frattempo autorizzato spese per affittare un altro stabile per trasferire gli uffici del Centro per l’Impiego. Una doppia mossa che lascia molti dubbi sulla trasparenza dell’intera operazione.
Alla luce di quanto emerso, il silenzio del sindaco Di Stefano è assordante. Così come è grave la scelta di non affrontare la questione con chiarezza e trasparenza. I cittadini hanno diritto di sapere. E i consiglieri comunali che il 18 aprile saranno chiamati a votare devono sapere cosa stanno per approvare: una sanatoria posticcia, un condono mascherato, un favore agli amici?
Ognuno si assuma le proprie responsabilità. Perché se è vero che oggi si cerca di mettere una toppa, è altrettanto vero che la toppa certifica che noi, purtroppo, avevamo ragione da subito.