Tarquinia – Torna la processione del Cristo Risorto tra fede, tradizione e spettacolo popolare

TARQUINIA – A Tarquinia, nel cuore della Tuscia, la Pasqua non è solo una festa religiosa. È un appuntamento identitario che ogni anno unisce fede, folklore e memoria collettiva. La domenica di Resurrezione si apre con la tradizionale colazione pasquale, tipica della città, e culmina nel momento più atteso da ogni tarquiniese: la suggestiva processione del Cristo Risorto, un evento capace di richiamare migliaia di visitatori da tutto il centro Italia.

Tra emozione e devozione, la processione attraversa le vie del centro storico con un ritmo inconfondibile: quello della banda cittadina che accompagna i portatori della statua lignea del Cristo, trasportata a passo sostenuto (quasi di corsa) su un baldacchino. È per questo che, da sempre, viene chiamato affettuosamente “Il Cristo che corre”.

Un momento di intensa partecipazione collettiva, che riporta in città anche chi vive lontano, per rivivere l’atmosfera di una tradizione antica. Le origini documentate della manifestazione risalgono al 1778, ma alcuni studiosi ritengono che esistesse già nel 1635, legata al completamento della chiesa di San Giuseppe. All’epoca, al posto della statua, veniva portato in processione un paliotto, un drappo con l’immagine della Resurrezione.

Oggi come allora, l’evento conserva un fascino immutato: si apre con gli Sparatori, che esplodono colpi a salve pieni di coriandoli per annunciare il corteo, seguito dalla banda musicale, dallo stendardo celeste simbolo della chiesa di San Giuseppe, dai portatori di lampade e dai portatori dei Tronchi (grandi croci che rappresentano le principali parrocchie cittadine).

La processione si conclude in piazza Matteotti, con la benedizione della folla, le campane a festa e il ritorno della statua nella chiesa di San Giuseppe, dove resterà esposta per quaranta giorni, fino all’Ascensione.

Un rito che continua a commuovere generazioni, tra lacrime, ricordi e una fede che si tramanda nel tempo, in una delle celebrazioni pasquali più affascinanti del Lazio.


Il programma della giornata

10 – Santa messa nella chiesa di San Giuseppe
16,30 – Riunione dei portatori nel chiostro di San Marco (via Umberto I)
17 – Partenza del corteo
17,15 – Benedizione dei portatori davanti alla chiesa di San Leonardo
18 – Partenza della processione del Cristo Risorto dalla chiesa di San Giuseppe, lungo il percorso tradizionale
Ogni domenica fino all’Ascensione – Santa messa nella chiesa di San Giuseppe alle 17,30