Ecco la prova che Stefano Zacchini è socio della Ditirambo e quindi il sindaco deve rispondere sulla sua eventuale decadenza
TARQUINIA – Oktoberfest o festa dei Zacchini. Sì i fratelli che sfruttando il marchio blasonato della famosissima kermese di Monaco di Baviera, la organizzano ogni anno proprio in concomitanza con quella vera nella zona artigianale di Tarquinia.
Iniziativa lodevole che porta sempre una marea di gente a degustare birra e wurstel cucinati dagli abili cuochi della Ditirambo (come potete leggere dai tanti comunicati sparsi sul web).
Ebbene, proprio in questi giorni è divampata una polemica che vede il sindaco di Tarquinia, Pietro Mencarini (parente dei Zacchini) protagonista di una delibera di non costituzione in giudizio con i titolari del ristorante Ditirambo.
Di questo argomento ne abbiamo parlato a lungo ma adesso abbiamo la prova che Stefano Zacchini è titolare o co-titolare delle quote della società, oggetto di ricorso amministrativo su alcune cartelle esattoriali.
Il documento in questione è sempre del Comune di Tarquinia e si tratta di una ordinanza, la 9714 del 29 settembre 2016, emessa dal Comando di Polizia Locale per la disciplina del traffico locale (vedi).
Al di là delle date che anche in questo caso lasciano un tantino perplessi, rilasciata l’ordinanza il 29 settembre e il giorno stesso alle ore 07.00 si potevano rimuovere i veicoli, ma le date delle pubblicità non corrispondono, in poche parole era iniziata la Zac_Fest molto prima.
Quello che è evidente in questa ordinanza è il richiedente che, come avrete già letto si tratta di: vista la richiesta del Sig. Zacchini Stefano…
Che altro aggiungere se non che il primo cittadino suo parente, Pietro Mencarini, debba chiarire, una volta per tutte, questa situazione.
Al di là del solo consigliere di opposizione Gianni Moscherini gli altri sembrano far finta di nulla e sanno bene che Stefano Zacchini deve dimettersi da consigliere comunale anche perché i contenziosi con il Comune di Tarquinia non sono limitati alla sola attività del ristorante Ditirambo ma anche all’altra società, la Zacchini Otello, non ci credete? Leggete QUI.
Siamo convinti che le vicende del consigliere Stefano Zacchini non finiscano qui.