Non si costituisce in giudizio al TAR creando un danno erariale che sarà denunciato alla Corte dei Conti. Per quanto riguarda le autorizzazioni a Zacchini corre ai ripari con l’assessore ma si dimenticano di far pagare prima la Tosap al “consigliere”
TARQUINIA – E’ davvero difficile immaginare che Pietro Mencarini possa gestire un’azienda e sia stato a capo di una banca vedendo come sta amministrando l’amministrazione pubblica. Un disastro. Iniziamo con il “papocchio” Zacchini. Dopo il nostro articolo e la richiesta di lumi al comando dei Vigili Urbani Mauro Bagnaia se esistesse un’ordinanza relativa l’occupazione di suolo pubblico nella zona artigianale come avranno reagito? Ovviamente facendo l’ennesimo disastro burocratico. Invece di mandare i vigili urbani a fotografare lo stato dei luoghi, chiedere il versamento della tassa meglio conosciuta come TOSAP per l’occupazione del suolo pubblico dove si svolgerà l’Oktoberfest, tra grida di rimprovero e corsa contro il tempo hanno fatto in fretta e furia un’ordinanza pro Zacchini che gli consentirà di finire di montare gli stand per la festa della birra.
Peccato però che tale ordinanza può essere rilasciata dopo che sia stata presentata una regolare domanda di occupazione di suolo pubblico, con allegate le planimetrie, le foto dello stato dei luoghi e il cedolino della tassa Tosap pagata in base ai metri occupati e al periodo ritenuto necessario. Dunque con un solo colpo sono stati ritenuti inutili i pareri (quindi anche eventuali dinieghi)
Non poteva esserci la domanda perché volevano farla, con il solito giochetto all’italiana, sfruttando le agevolazioni fiscali della Pro Loco Tarquinia ma gli è andata male.
Leggendo l’ordinanza scritta in fretta e furia è possibile rendersi conto come sia incredibile che una città come Tarquinia possa essere amministrata da questi dilettanti allo sbaraglio.
Un abuso d’ufficio dietro l’altro che farà certamente discutere al prossimo consiglio comunale utile ma, proprio le vicende dell’irrequieto Zacchini hanno scatenato un vero e proprio vespaio di polemiche e reazioni a catena.
Il comandante dei vigili urbani Mauro Bagnaia, che dovrà assumersi la responsabilità di quanto da lui firmato e pubblicato sull’Albo Pretorio (leggi l’ordinanza 9911), ci dovrà far capire come sia arrivato a firmare l’ordinanza di “Modifica temporanea della viabilità” scrivendoci dentro un’autoaccusa di abuso d’ufficio:
Vista la richiesta del Sig. Zacchini Giuseppe per rilascio autorizzazione per svolgimento del “Oktobrefest 2017” per il
periodo 15 settembre 2017, 01 ottobre 2017;Per nome e conto di quale società o associazione il signor Giuseppe Zacchini ha richiesto di “corsa” l’autorizzazione dello svolgimento dell’“Oktobrefest 2017”?
Poi aggiungono
Vista la contestuale richiesta per l’occupazione del suolo pubblico;
Dunque, se non abbiamo letto male, Giuseppe Zacchini, fratello del consigliere comunale Stefano, presenta contestualmente le due domande. Il comandante dei vigili urbani Bagnaia, senza verificarne la congruità delle tasse, la volumetria occupata e senza passare attraverso l’esame degli uffici tributi ottiene sine die l’immediata ordinanza e la firma ben sapendo che la domanda, potrebbe pure essere soggetta a diniego. (Fatti suoi direte voi).
Non finisce qui perché la gente comincia ad incazzarsi di brutto con questa amministrazione. Volete sapere perché?
Perché mentre per chi fa parte della “famiglia” non si adottano provvedimenti per tutti gli altri le bastonate si sprecano.
Il sindaco di Forza Italia, Pietro Mencarini, in questo momento impegnato a Fiuggi, evidentemente pensa che tutte queste cose rimangano circoscritte dentro le mura di Tarquinia ma si sbaglia di grosso. Saranno effettuati accessi agli atti, denunce in Procura e soprattutto alla Corte dei Conti.
Pensate, mentre per Stefano Zacchini riteneva di non doversi costituire in giudizio per i signori Kriton Papargiriou, Molino Daniele, Midossi Tiziana e quelli legati allo scandalo appaltopoli per la ristrutturazione della chiesa San Marco invece sì.
Ecco le delibere:
GC152-06.09.17 ; GC151-05.09.17 ; GC149-05.09.17 ; GC148-05.09.17.
La cosa che fa gridare allo scandalo è l’ennesima disparità di trattamento. Direte voi, mica saranno stati tanto fessi da non essersi costituiti in giudizio magari in qualche altro procedimento “pericoloso”?
Ebbene sì.
E’ il clamoroso caso della signora Francesca Benedetti che ha presentato un pesante ricorso al TAR contro la decisione dell’amministrazione di bloccare una pratica urbanistica.
Una pratica che scotta talmente tanto che hanno finito con l’inserire all’interno di questa delibera di giunta anche persone e società totalmente estranee al ricorso e che non perderanno tempo con denunciare il tutto all’autorità giudiziaria.
Ecco la delibera 124 di giunta che sarà trasmessa alla Corte dei Conti e dove sindaco e assessori non hanno tenuto conto delle indicazioni del Rup (responsabile del procedimento) e delle azioni suggerite per tutelare il Comune di Tarquinia da eventuali e sostanziose richieste di risarcimento danno.
Questa volta però le motivazioni vengono scritte a differenza di quanto fatto per la famiglia Zacchini. Hanno avuto il coraggio di far scrivere questa cosa in delibera:
delibera di NON approvare la proposta di deliberazione sopra riportata;
di stabilire che l’eventuale costituzione sarà riesaminata all’ESITO di motivi aggiunti o richiesta di sospensiva conseguente ad ulteriori provvedimenti dell’ufficio.
Sfidiamo qualsia sindaco d’Italia a mostrarci una delibera di non costituzione con questa motivazione scritta in calce.
Con tutti questi casini combinati in poco più di due mesi il sindaco di Forza Italia ha trovato pure il tempo per candidarsi come consigliere provinciale. Forse è il caso che si metta seduto e rifletta come sta facendo con la segretaria comunale, gli conviene ma tanto non gli basterà per evitare i primi guai giudiziari perché, siamo convinti, che queste carte finiranno presto sui tavoli di chi spiegherà, codice civile e penale alla mano, quante sciocchezze hanno combinato fino a questo momento.
- segue