PESCARA – Stava trascorrendo una tranquilla giornata di vacanza con la sua famiglia quando si è trovata protagonista, suo malgrado, di un episodio spiacevole. Una bambina di 13 anni, originaria di Civita Castellana e in vacanza a Montesilvano, è stata allontanata da un ristorante di Pescara perché indossava un cappellino e una maglietta della Lazio.
La giovane tifosa biancoceleste era in compagnia dei genitori. Una volta arrivati davanti a un locale della città abruzzese, la sorpresa: secondo il racconto della famiglia, un uomo, presumibilmente il titolare del ristorante, si sarebbe rivolto direttamente alla ragazza dicendo:
“Tu non entri con quel cappello e quella maglia della Lazio. Se vuoi entrare, li devi togliere”.
Un’affermazione che ha lasciato i genitori increduli, ma che hanno scelto di reagire con calma e intelligenza, spostandosi poco più in là per pranzare in un altro ristorante, dove non si è verificato alcun problema.
La vicenda, finita sui social, ha subito fatto il giro del web, scatenando reazioni di sdegno e solidarietà, soprattutto da parte della tifoseria laziale.
“Un episodio spiacevole – ha raccontato la mamma – ma per noi finisce qui. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi di affetto, e anche un invito a Formello, che ha cancellato in fretta il brutto ricordo”.
Non sono mancate nemmeno le scuse da parte di alcuni cittadini di Pescara, che, venuti a conoscenza dell’accaduto, hanno voluto dissociarsi apertamente. In molti hanno condannato l’episodio come un gesto inqualificabile, distante dallo spirito del tifo sano e rispettoso, e da qualunque forma di buona educazione.