CIVITAVECCHIA – Giovedì 3 luglio sarà inaugurato un laboratorio all’interno del carcere di Civitavecchia, che occuperà 25 detenuti. L’ideatore del progetto, Angelo Panini spiega:
“Il laboratorio produrrà pizza tradizionale, ma abbiamo già l’obbiettivo di aprire anche in un altro carcere un laboratorio per la produzione senza glutine perché, a livello europeo, le persone che soffrono di allergie e intolleranze purtroppo sono sempre più numerose. Esistono già progetti per il futuro perché abbiamo apprezzato l’entusiasmo con cui ci hanno accolto, sia le istituzioni che i detenuti. E dopo due anni di progettazione e lavoro ora siamo pronti per partire”.
Questo laboratorio di panificazione è un primo passo verso una nuova collaborazione tra pubblico e privato, dove lo Stato e l’azienda privata hanno investito in maniera paritetica per un progetto comune.
Angelo Panini: “Gusto Lab 360 ha aderito a un bando aperto al pubblico presentando il progetto d’impresa, le istituzioni penitenziarie lo hanno accolto e grazie alla Cassa delle Ammende hanno messo a norma l’immobile adattandolo alle nostre esigenze. Noi, di conseguenza, lo abbiamo riempito con macchinari di panificazione di ultimissima generazione e impiegheremo 25 detenuti (con il contratto della Federazione Nazionale Panificatori). In questa operazione il fattore umano è stato fondamentale, se non avessimo incontrato non solo la disponibilità, ma l’entusiasmo del direttore del carcere e delle istituzioni probabilmente non ci saremmo imbarcati in un progetto di questo genere perché gli impedimenti burocratici esistono, ma si possono affrontare, tanto che vogliamo fortemente replicare il progetto anche fuori dalla regione Lazio.
E il progetto non si esaurisce nelle aree carcerarie “I detenuti che lavorano per noi – continua Panini – una volta usciti dal carcere avranno la possibilità di lavorare presso le nostre aziende a Roma e a Tivoli (dove si producono pizze e pinse senza glutine). Al momento abbiamo impiegato 25 persone e se lavoreranno bene avranno un futuro anche fuori dal carcere”.