Il rappresentante del gruppo IoAmo Santa Marinella torna sulla questione “riqualificazione” dell’area, che da settimane è al centro di molte polemiche
SANTA MARINELLA – “Ricordate? Qualche settimana fa denunciammo il disboscamento selvaggio alla foce del Castelsecco. Il Sindaco parlava di ‘messa in sicurezza idraulica’ e ‘valorizzazione ambientale’. Bene, oggi scopriamo la verità: con un’ordinanza, quell’area è stata trasformata in un parcheggio temporaneo al servizio della spiaggia.”
Con queste parole, Stefano Marino del gruppo civico IoAmo Santa Marinella accende i riflettori su quella che definisce “l’ennesima operazione mascherata” a danno del territorio. La denuncia, forte e diretta, arriva dopo settimane di polemiche sul discusso intervento nell’area naturale alla foce del torrente Castelsecco.
Secondo Marino, ciò che è stato presentato come un intervento di “messa in sicurezza idraulica” si sarebbe rivelato per quello che era fin dall’inizio: “un progetto volto a creare nuovi parcheggi, spianando un’area verde e sacrificando l’ambiente in nome della comodità estiva”.
Il gruppo IoAmo Santa Marinella non usa mezzi termini e parla apertamente di un modello di gestione del territorio “che piega gli spazi pubblici a interessi diversi, lontani dal bene comune”. Una pratica, secondo loro, ormai ricorrente: promettere opere di tutela ambientale per giustificare decisioni già prese e poco trasparenti.
“È questo il modello urbanistico che ci vogliono vendere?” si chiede retoricamente Marino, denunciando l’uso di parole come “valorizzazione” e “sicurezza” per coprire scelte che di ecologico e sostenibile hanno ben poco.
Il gruppo chiede maggiore chiarezza da parte dell’amministrazione e soprattutto un vero rispetto per l’ambiente e per i cittadini: “Santa Marinella merita trasparenza, rispetto e cura vera del territorio, non operazioni camuffate da tutela ambientale per ottenere tutt’altro”.
La vicenda del Castelsecco, ora pronto a trasformarsi in un parcheggio, sembra destinata ad alimentare il dibattito pubblico ancora a lungo, specie in un’estate che si preannuncia calda anche sul fronte politico.