Stangata d’agosto, pedaggi autostradali verso l’aumento: poi il dietrofront del governo

Caos nella maggioranza dopo l’intervento di Salvini per bloccare l’aumento, ma ora serve trovare 90 milioni per ANAS

ITALIA – Un emendamento presentato il 4 luglio da alcuni esponenti della maggioranza al decreto Infrastrutture prevedeva un aumento dei pedaggi autostradali a partire dal 1° agosto. La misura consisteva in un rincaro di 1 millesimo di euro per ogni chilometro percorso, pari a circa un euro ogni 1.000 chilometri, valido per tutte le categorie di veicoli.

L’obiettivo dichiarato era garantire ad Anas nuove risorse – circa 90 milioni di euro l’anno – per affrontare i costi crescenti della gestione della rete stradale, inclusi consumi energetici e manutenzione. Ma la notizia ha scatenato un’ondata di polemiche: le opposizioni hanno parlato di “tassa sulle vacanze”, mentre le associazioni dei consumatori hanno definito la proposta una stangata ingiustificata per gli utenti della rete autostradale.

Di fronte alle critiche, è arrivato lo stop: i promotori della norma hanno ritirato l’emendamento su sollecitazione del vicepremier, che ha convocato un confronto interno alla maggioranza per evitare nuove tensioni politiche in piena estate.

Resta però aperta la questione del finanziamento ad Anas, con il governo ora alla ricerca di soluzioni alternative per garantire le risorse necessarie senza gravare direttamente sulle tasche degli automobilisti.