Il Papa torna dopo 12 anni “in vacanza” a Castel Gandolfo

ROMA – Due settimane di relax a Castel Gandolfo per il Santo Padre.

Nel corso dei secoli decine di pontefici hanno trascorso i mesi estivi nella tranquilla cittadina collinare, (poco meno di 9000 anime) a un’ora di macchina a sud di Roma. L’ultimo fu papa Benedetto XVI, che proprio da Castel Gandolfo salutò per l’ultima volta i fedeli poco dopo la sua storica rinuncia. Dopo di lui Papa Francesco, che non andò mai in vacanza nel luogo dei suoi predecessori.

E oggi, dopo 12 anni, Papa Leone XIV ha ripristinato la storica tradizione. Il pontefice resterà nella sua residenza estiva fino al 20 luglio e domenica prossima dirà l’Angelus nella centrale piazza della libertà dopo aver tenuto messa nella chiesa di San Tommaso. In queste giornate di riposo potrà anche giocare a tennis oppure nel nuovo campo da padel che è stato allestito in queste ultime settimane.

Castel Gandolfo, proprietà del Vaticano dal 1596, un tempo sede dell’Albanum Domitianum romano e poi della residenza dei Gandolfi, ospita un complesso di 55 ettari che include Villa Barberini, Villa Cybo e il Palazzo Apostolico, che dal 2016 Francesco ha trasformato in Polo museale.

Una decisione che Papa Leone rispetterà: il portavoce vaticano Matteo Bruni ha dichiarato che non soggiornerà nel Palazzo, che rimarrà un museo.
Leone XIV tornerà a Castel Gandolfo per il fine settimana dal 15 al 17 agosto.

Un momento di gioia per cittadini e amministrazione rimasti delusi dalla scelta che fece Papa Francesco, come dichiarò all’epoca il sindaco Milvia Monachesi. “C’era proprio una tradizione, un legame forte con i papi, in particolare con gli ultimi due, perché sia Karol Wojtyla che Benedetto XIV hanno dimostrato molto amore per Castel Gandolfo e hanno soggiornato per periodi sempre più lunghi, arrivavano i primi di luglio e andavano via a inizio ottobre. È stato veramente un lutto in un certo senso”.  E oggi sono tutti a festeggiare, a cominciare dai commercianti che vedranno  rifiorire le loro attività e agli abitanti, che mai avevano metabolizzato l’assenza del Papa.