L’assessore dichiara che il Comune non è stato informato né coinvolto e sottolinea come il merito dell’opera sia di Zingaretti e non del centrodestra
VITERBO – Dopo l’annuncio dell’avvio ufficiale del cantiere all’ex Ospedale Grande degli Infermi, accompagnato dal sopralluogo del consigliere regionale Daniele Sabatini (FdI), non si è fatta attendere la reazione del Comune di Viterbo.
A intervenire è l’assessore alla qualità degli spazi urbani, Emanuele Aronne, che ha affidato ai social un commento dal tono critico, destinato ad aprire un fronte politico e istituzionale attorno a un’opera attesa da anni. “Trovo veramente singolare scoprire dalle testate giornalistiche che stanno iniziando i lavori all’ospedale vecchio”, ha scritto Aronne, evidenziando come il Comune non sia stato informato né coinvolto nella definizione degli interventi. Secondo l’assessore, il progetto in corso non è mai stato presentato ufficialmente all’amministrazione comunale, né sono noti i dettagli sulle funzioni che verranno attribuite agli spazi, il carico urbanistico conseguente o le implicazioni per la mobilità urbana. “Stiamo lavorando al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – ha spiegato – e nessuno ci ha messo a conoscenza del progetto. Non abbiamo visto nulla, né gli elaborati né una minima relazione tecnica”.
Il secondo punto sollevato da Aronne tocca direttamente la dinamica politica: “Ricordo perfettamente – scrive – che al ballottaggio i nostri avversari portavano come uno dei cavalli di battaglia il progetto dell’ex ospedale, finanziato dalla giunta Zingaretti con la delibera DGR 1070/2020. E allora mi viene da chiedere: quando i progetti li mettiamo a terra noi, il merito è di chi ha portato i soldi. Quando li mettete a terra voi, il merito è vostro?”. Il tono è polemico, ma non rinuncia a un’apertura: “Premesso a scanso di equivoci che, come ripeto da tre anni, ogni progetto utile per Viterbo che viene realizzato va appoggiato, a prescindere da chi porta i soldi e chi realizza, speriamo almeno di poter visionare al più presto gli elaborati di progetto per capire cosa si stia effettivamente realizzando all’interno dell’ex ospedale.” Il progetto, finanziato per circa 40 milioni di euro grazie ai fondi del Ministero della Cultura e della Regione Lazio, punta alla bonifica, messa in sicurezza e rifunzionalizzazione dell’antico complesso, nel cuore del centro storico.
Il sopralluogo di ieri, annunciato come una “tappa fondamentale per la città” da Sabatini, ha rappresentato il primo passo operativo dopo anni di attese. Ma le parole dell’assessore comunale gettano una nuova luce sulla vicenda: non tanto sulla bontà dell’opera in sé, quanto sulle modalità con cui è stata condotta, con scarsa condivisione e una comunicazione istituzionale giudicata insufficiente. Ora, l’attenzione si concentra sui prossimi sviluppi: la pubblicazione ufficiale dei documenti progettuali, la verifica delle compatibilità con il piano urbano comunale e, soprattutto, una maggiore chiarezza tra i livelli di governo coinvolti. Sullo sfondo, la città attende risposte: da un lato l’entusiasmo per un recupero storico, dall’altro la richiesta, sempre più diffusa, di trasparenza e coordinamento.